Firenze 1°.12. 2008- Il no dell'azienda alle richieste dei lavoratori e delle loro rappresentanze sindacali e alcune previsioni sui volumi produttivi del 2009 hanno aumentato le preoccupazioni dei 450 lavoratori dello stabilimento Pirelli di Figline Valdarno che giovedì torneranno ad incontrarsi con l'azienda a Firenze presso la sede della locale Confindustria. I volumi calano da un incontro all'altro: le 16.200 tonnellate di cui si era parlato al momento dell'annuncio della cassa integrazione a zero ore per tutti dipendenti dal 9 dicembre al 6 gennaio , sono già diventate meno di 15.000.
Con questi volumi la Befana porterà altra cassa integrazione e mancanza di stabilizzazione per quei lavoratori precari i cui contratti andranno in scadenza a partire dal 31 dicembre e, a seguire, nei primi mesi del prossimo anno. Per informare sullo stato della trattativa e sulle richieste avanzate all'azienda domani sarà attuato un presidio di due ore, dalle 13 alle 15, con volantinaggio davanti ai cancelli dello stabilimento. Al presidio prenderà parte anche il segretario generale della Fiom Cgil di Firenze Marcello Corti.
Lavoratori e sindacati confermano le richieste già avanzate: integrazione della cassa con risorse aziendali, spostamento in avanti di una settimana per permettere la maturazione dei ratei di tredicesima e ferie, il rispetto dell'accordo sulla stabilizzazione dei precari e certezze sui volumi produttivi.
Alla Rati di Firenze, nota azienda di aerofotogrammetria, cioè di produzione ed elaborazione di mappe e carte del territorio, la situazione è diventata insopportabile per i circa 15 dipendenti.
Infatti l’ultima retribuzione percepita è quella del mese di Luglio. I lavoratori sollecitano da tempo un incontro sul futuro dell’Azienda e, vista la totale assenza di risposte, hanno già scioperato per due giorni. I lavoratori della Rati, unitamente al SLC-CGIL ( Sindacato Lavoratori della Comunicazione), pertanto hanno proclamato uno sciopero da lunedì 1 dicembre a venerdì 5 dicembre richiedendo un incontro urgente con la direzione aziendale e il pagamento delle spettanze dovute.