Allestita al Museo della Paglia e dell'Intreccio “Domenico Michelacci” di Signa (via degli Alberti 11) e visitabile ogni mattina eccetto il giovedì e la domenica fino al 30 aprile 2009 con ingresso euro 4, Un mondo di intrecci e ventole è un'esposizione assai ricca e variegata, realizzata per gentile concessione delle collezioniste Corinne Kraft Bernabei e Luisa Moradei, che hanno prestato al Museo signese i preziosi oggetti in loro possesso. La mostra, inaugurata il 18 ottobre scorso, si divide in due sezioni distinte, dedicate rispettivamente agli esemplari italiani o stranieri, soprattutto di stampo etnico.
La rassegna presenta una gamma ampia e variegata di ventole provenienti da vari paesi, con grande fantasia in materia di forme e colori.
Oltre alla presenza di molte foto e disegni il catalogo Polistampa, con testi in italiano e inglese di Maria Emirena Tozzi Bellini e delle prestatrici stesse, offre l'opportunità di apprendere tutto ciò che si deve sapere a proposito della ventola, oggetto di particolare valore artigianale che si distingue rispetto al ventaglio perché presenta una struttura rigida ed è sempre fornita di manico (laterale o centrale).
I testi introduttivi descrivono in modo minuzioso l'evoluzione storica della ventola, presente fin dall'Antico Egitto. Particolare rilevo viene concesso alla storia delle ventole italiane in paglia e altre fibre vegetali, che divennero di uso comune nel '700, utilizzate in particolare per attizzare il fuoco, uso assai comune tutt'oggi. È in questo periodo storico che la ventola si lega strettamente all'intreccio, tecnica necessaria per la lavorazione della paglia. La ventola diviene quindi un prodotto tipico dell'area fiorentina, dove la paglia assume un valore crescente sotto il profilo economico e sociale.
(Antonio Pagliai)