Un pacchetto di iniziative per aiutare le famiglie in difficoltà economica è stato messo a punto dall'Osservatorio provinciale anti-usura che si è riunito oggi per la prima volta in Prefettura. Obiettivo: informare di più e meglio le famiglie sugli strumenti per l'accesso al credito messi a disposizione dal sistema di prevenzione dell'usura. Sarà compito di un gruppo tecnico costituito oggi, di cui fanno parte Monte dei Paschi di Siena, Banca di Credito Cooperativo di Signa, Fondazione Toscana per la prevenzione dell'usura, Toscana Comfidi della Confesercenti, Adiconsum e Ordine dei commercialisti, individuare entro il prossimo 31 gennaio le misure concrete da mettere in campo.
Tre le linee di lavoro sulle quali si muoverà il pool di esperti: predisporre una capillare campagna di comunicazione sulle opportunità di sostegno del credito e di educazione all'uso più consapevole del denaro, uniformare le diverse regole bancarie per la valutazione dei fidi con l'individuazione di una tempistica certa sulla loro erogazione, promuovere a livello territoriale la rinegoziazione dei mutui fondiari a tasso variabile prevista dalla convenzione stipulata fra il Ministero dell'Economia e l'ABI.
Durante la riunione sono stati anche presentati dalle banche i referenti per le pratiche di finanziamento sui fondi anti-usura.
In base ai recenti studi dell'IRPET saranno circa 4.400 le famiglie toscane, passando dal 2,9% al 3,3%, che scenderanno nel 2009 sotto la soglia dell'indigenza a causa della crisi finanziaria internazionale che ha prodotto gravi conseguenze sul tenore di vita dei cittadini, oltre che sui bilanci delle imprese toscane.
Non ci sono al momento segnali di allarme sul fronte dell'usura, i dati non rilevano alcuna impennata del fenomeno, ma il forte indebitamento di tante famiglie, anche del ceto medio, le espone più facilmente a tale rischio. Per questo motivo l'Osservatorio ha deciso di orientare l'attività soprattutto verso questo segmento economico e sociale che oggi appare più debole. Le difficoltà economiche delle famiglie sono il risultato di un processo che dura ormai da qualche anno, ma che l'attuale crisi finanziaria ha aggravato.
L'aumento dei tassi di interesse, che ha accompagnato in questi mesi la caduta dei mercati finanziari, ha infatti determinato una esposizione creditizia superiore a quella registrata nel passato. Secondo la Banca d'Italia, per le famiglie consumatrici toscane l'ammontare dei finanziamenti entrati in sofferenza è dello 0,6% dei crediti complessivi, dato che, pur mantenendosi su valori contenuti, potrebbe risentire nei prossimi mesi di un netto incremento. Come rilevato dall'Irpet, infatti, uno dei primi effetti della crisi finanziaria è stato l'incremento dei tassi di interesse: negli ultimi dodici mesi il tasso di interesse interbancario per i prestiti a breve termine concessi dalle banche alle imprese, è passato dal 4,8% al 5,2%.
Allo stesso tempo quello a lungo termine è passato da un livello attorno al 4,6% di metà 2007 all'attuale 5,15% . L'effetto immediato di questo andamento è un aggravio di costi a carico delle imprese indebitate con le banche e delle famiglie che hanno contratto un mutuo. In Toscana il 60% delle famiglie dichiara che le spese per il mutuo sono già oggi un onere molto pesante per i propri bilanci. L'aumento dell'indice Euribor, secondo la Banca d'Italia, è costato alle famiglie con mutui a tasso variabile circa 326 euro e rischia di produrre una contrazione dei consumi stimata in 352 euro annui.
La Fondazione Toscana per la prevenzione dell'usura ha segnalato nel corso dell'incontro che il numero di persone, che si rivolge ai loro 28 centri di ascolto per chiedere aiuto, non è cresciuto in proporzione al livello di impoverimento delle famiglie toscane registrato negli ultimi mesi.
Questo dato fa ritenere che non siano sufficientemente conosciuti dalla popolazione locale gli strumenti di sostegno del credito forniti dalla Fondazione che può garantire finanziamenti ai privati fino a 25mila euro e, in caso di garanzie immobiliari, fino a 200mila euro.
La Fondazione ha anche evidenziato di avere in corso di finanziamento presso le banche 108 pratiche per circa 8 milioni di euro che si aggiungono ai 5 milioni di euro di crediti già erogati nel 2008. A fronte di questa elevata richiesta risulta in crescita anche il tasso di respingimento da parte degli istituti bancari, salito del 5%, passando dal 10% del 2006 al 15% nei primi mesi di quest'anno.
Su questo punto, importante potrà essere il ruolo dei referenti bancari per migliorare i rapporti tra coloro che richiedono finanziamenti, le associazioni e fondazioni di sostegno e gli stessi istituti bancari.
L'Osservatorio provinciale anti-usura è previsto dal protocollo d'intesa per il contrasto dell'usura e per il sostegno alle vittime firmato in Prefettura l'8 novembre 2007 con il compito di promuovere iniziative di informazione sull'utilizzo dei fondi anti-usura e sull'attività di microcredito.
Firmatari del protocollo provinciale: Prefettura di Firenze, Banca d' Italia, sede di Firenze, la Commissione Regionale ABI, Cassa di Risparmio di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Confindustria, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Casartigiani, C.N.A., Confartigianato, Artigiancredito, Toscana Comfidi, Fondazione Toscana per la prevenzione dell' usura, Libera-Associazione contro tutte le mafie, Adiconsum, Federconsumatori, Ordine degli Avvocati e Procuratori della Provincia di Firenze, Ordine dei Commercialisti della Provincia di Firenze, Consiglio Notarile di Firenze.