Firenze– Molte delle sfide e delle domande della società contemporanea riguardano il territorio di frontiera della bioetica. La ricerca nel campo della genetica e il dibattito sull’inizio e sulla fine della vita ne sono un esempio. Nasce per questo il master in “Bioetica e Medical Humanities”, promosso dalla facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Firenze e presentato oggi a Palazzo Panciatichi dalla coordinatrice del master, Maria Moneti (docente di filosofia morale) insieme alla consigliera regionale Daniela Belliti, a Gianfranco Gensini, attuale prorettore per i rapporti coi servizi sanitari e dal primo novembre preside della facoltà di medicina, e a Leonardo Ferrara, docente di diritto amministrativo.
La scadenza per le domande di preiscrizione è il 24 ottobre; possono iscriversi tutti i laureati di secondo livello o del vecchio ordinamento, il costo è di 2.500 euro e sono previste borse di studio per il 10% degli iscritti. “Un master che tratta temi di vitale importanza anche per il legislatore regionale – sottolinea la consigliera Belliti – Il rapporto fra scienza, tecnica ed etica diventa sempre più complesso e riguarda da vicino i decisori politici. E’ per questo che molto volentieri ospitiamo la presentazione in questa sede”.
Il master – è stato spiegato – vuole formare figure professionali capaci di operare in modo ed eticamente consapevole in vari ambiti: dalla cura medica alla ricerca scientifica e biotecnologia, dal settore sanitario e ospedaliero a quello direttivo e organizzativo, amministrativo e politico. La bioetica dunque non come materia specialistica, ma come luogo di incontro e zona di frontiera tra discipline diverse – filosofiche, mediche, biologiche, giuridiche - per rispondere all’emergenza di problemi del tutto nuovi, dettati ora dalla rivoluzione biotecnologia in corso, ora dalla pluralità di orientamenti etici e culturali che si confrontano nella società.
Il master consente di acquisire 60 crediti formativi, riconosciuti come titolo in ogni istituzione pubblica.