Alla vigilia del Family Day, domani in piazza San Giovanni in Laterano, l'opposizione cavalca il tema della famiglia e si schiera compatta con gli organizzatori cattolici mentre la maggioranza si divide. Gli organizzatori continuano a parlare di 100.000 presenze e sono sicuri che sarà un successo, proprio il 12 maggio, anniversario della vittoria del referendum sul divorzio, che sarà celebrato poco più in là, in piazza Navona, dalla manifestazione per il "Coraggio laico".
Domani i Verdi della Federazione Toscana e fiorentina saranno alle 12,00 in piazza della Repubblica a distribuire volantini per sensibilizzare i cittadini sui veri problemi della famiglia, ...
dal precariato, ai tagli alla scuola pubblica, all'integrazione delle famiglie immigrate, al problema dell'uso spregiudicato degli psicofarmaci sui minori, a quello delle mense scolastiche con casi come quello della valdisieve in cui si usano ancora le monoporzioni con i cibi serviti dentro la plastica. Vogliamo parlare della famiglia e dei suoi problemi? - dicono i Verdi - benissimo, allora parliamo per piacere dei problemi veri: non crediamo che la principale angoscia oggi per un babbo e per una mamma sia la presenza sullo stesso pianerottolo di due uomini o due donne che convivono, ma magari il contratto precario, la domanda di tempo pieno che non viene accolta dalla scuola pubblica della propria città, la proposta che le stesse istituzioni ti fanno di "curare" il proprio bambino col ritalin, uno psicofarmaco a base di amfetamine ...
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«Leggo sulla stampa un appello di socialisti e radicali che da un lato inneggiano alla manifestazione del “Coraggio laico” di Piazza Navona, qualificandola come il massimo esempio di libertà, laicità e modernità, dall’altro insulta l’iniziativa del “Family Day” come culmine di una offensiva conservatrice e oscurantista. Fin qui, niente di nuovo: siamo di fronte all’ennesima speculazione da parte di un patetico integralismo laicista, totalmente estraneo allo spirito di dialogo, tolleranza, rispetto che è la vera essenza della laicità.
Mi colpisce, però, che tra i firmatari dell’appello, e dunque tra gli assertori di queste tesi faziose, ci sia anche la firma Mauro Barni che, a meno di una curiosa omonimia, è il Presidente del Comitato Regionale di bioetica della Toscana». Lo dichiara in un comunicato l’onorevole Antonello Giacomelli, Responsabile enti locali della Margherita. «Mi pare evidente – prosegue l’esponente dielle – che manchi del tutto la consapevolezza di un ruolo che dovrebbe, per sua natura, rispettare tutte le culture ed essere promotore di dialogo ed incontro fra le diverse ispirazioni.
Se la sottoscrizione è davvero del Presidente Barni, questo fa venir meno l’idea del Comitato, a cui la regione partecipa, come sede laica, tollerante e rispettosa». «Ritengo quindi necessaria – conclude Giacomelli – una iniziativa immediata della Regione che accerti quanto è avvenuto e, se confermato, solleciti quelle dimissioni che Barni, se avesse una minima sensibilità, dovrebbe dare spontaneamente. Se il Comitato regionale Toscana di bioetica rimanesse, nella sua massima espressione, sede di una visione laicista e di parte, che ritiene di svolgere una sua funzione offendendo e insultando il sentimento e la cultura di gran parte della comunità civile, dovremo porci il problema, da cattolici animati da un senso vero di laicità che è rispetto e dialogo, di una riflessione più approfondita nelle sedi opportune, politiche e istituzionali».