La Provincia di Firenze, prima in Toscana, ha sviluppato un “piano operativo di censimento” delle aree da bonificare, o per le quali occorre valutare la necessità di procedere alla bonifica. Con l’inserimento della perimetrazione dei siti individuati sul Gis (la cartografia informatica di riferimento dei regolamenti urbanistici comunali), il Piano assume il carattere di uno strumento particolarmente utile per programmare gli interventi pubblici e privati: tenderà ad annullarsi il rischio che la necessità delle operazioni di bonifica blocchi cantieri aperti o, peggio, che i lavori vengano eseguiti su terreni inquinati, ma non classificati come tali.
Il piano operativo di censimento verrà presentato ai Comuni, alle Imprese e agli Operatori in una conferenza pubblica convocata per venerdì 19 settembre 2008 alle ore 10 presso la sala Nicola Pistelli, in Palazzo Medici Riccardi alla presenza dell’assessore all’Ambiente Luigi Nigi e di tecnici della Provincia, Arpat e comune di Firenze. “In una fase di trasformazione del territorio – ha sottolineato Nigi - particolarmente evidente per molte aree che hanno ospitato per decenni destinazioni produttive, la Provincia di Firenze, per prima in Toscana, si dota oggi di uno strumento ulteriore, valido ed efficace per la gestione ed controllo del territorio”.
Il piano è stato redatto all’interno della direzione “Ambiente e gestione rifiuti” della Provincia, che completa così la pianificazione nel campo delle bonifiche, in base alle prescrizioni regionali: vengono individuati nuovi siti considerati “potenzialmente contaminati”, alcuni dei quali ancora con attività industriali in atto; e per ciascuno sono state raccolte diverse informazioni storiche e analitiche in modo da fornire i criteri per ripristinare l’integrità ambientale. “Un lungo lavoro, con il quale abbiamo ricercato, interpretato e messo in relazione informazioni pregresse e diversificate, aggiornato le situazioni ed effettuato le perimetrazioni urbanistiche” – spiega Francesca Forni, responsabile della Gestione Rifiuti e autrice del Piano, insieme a Maria Mercuri, Gianluca Pansini e Alessio Parauda – con il risultato di un elenco aggiornato, condiviso e partecipato con i comuni in grado di consentire per tempo di programmare la caratterizzazione e la bonifica dei territori.