I Verdi della Provincia di Firenze sollevano dubbi sulla legittimità degli atti deliberati nel mese di luglio dal Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina riguardo ai compensi economici al Presidente e al VicePresidente dell’Ente di bonifica.
“Il Consiglio dei delegati, in parte eletto dai cittadini e in parte nominato dalla Provincia di Firenze, è stato privato della riserva statutaria riguardo alle retribuzioni economiche dei membri, - denunciano Luca Ragazzo Consigliere della Provincia di Firenze per i Verdi e Annalisa Pratesi e Tommaso Grassi, Portavoce provinciali di Firenze - poiché la Deputazione, organo esecutivo dell’Ente, se ne è appropriato irregolarmente deliberando i compensi al Presidente Bottino, Consigliere di Sesto Fiorentino e del VicePresidente Pineti, Consigliere di Calenzano.”
“Gravissimo l’atteggiamento assunto dai membri della Deputazione composta oltre che dai due diretti interessati anche dai Sindaci di Signa, di Sesto Fiorentino, di Campi Bisenzio e di Calenzano e da Pasquini, Assessore a Pontassieve – affermano gli esponenti del sole che ride – perchè infrange due articoli dello Statuto dell’Ente di Bonifica: l’art.
23 che, alla lettera n), riserva al Consiglio dei delegati di “determinare la misura delle indennità di carica, dei gettoni di presenza e dei compensi previsti a favore degli organi consortili e l’art. 42 comma 1 che prevede ed obbliga i Consiglieri ad astenersi dal partecipare alla deliberazione ed allontanarsi dall’aula in caso di interesse in conflitto con quello del Consorzio”.
“Risulta altrettanto grave la modalità di approvazione della delibera all’interno della Deputazione del 23 luglio a cui erano presenti solo quattro membri su sette e di questi due erano il Presidente e VicePresidente interessati direttamente dalla delibera e quindi, in virtù dell’art.
42 non avrebbero dovuto partecipare e pena la decadenza da tutte le cariche consorziali, al voto – dichiarano Ragazzo, Pratesi e Grassi – Se fosse stato rispettato lo Statuto il numero legale sarebbe mancato e la delibera almeno rinviata a dopo l’estate: forse troppo tardi per riscuotere i compensi di Presidente e VicePresidente”.
“Basandosi sulle delibere della Deputazione e i pareri citati in narrativa presenteremo un’interrogazione in Provincia per appurare la legittimità dell’operato dell’Ente e nel caso di illegittimità esplicitarne le responsabilità – annunciano – Ci interessa approfondire e verificare i presupposti per l’applicazione del comma 2 dell’art.
42, attraverso il compito di controllo sul Consorzio che la Provincia deve esercitare.”
“A settembre quando il Consiglio provinciale riprenderà l’attività chiederemo alla Presidente della Commissione Controllo di organizzare un’audizione del presidente del Consorzio di Bonifica Bottino così da mettere a conoscenza dell’intero Consiglio quanto accaduto nell’organo dell’Ente ed eventualmente nel caso si ravvisassero irregolarità e illegittimità riscontrabili nell’agire politico e amministrativo della deputazione chiederne le dimissioni imediate e la sostituzione tramite una nuova elezione in seno ai membri del Consiglio dei Delegati come prevede l’articolo 42 dello Statuto”.