FIRENZE– “Maggiore chiarezza e trasparenza nelle informazioni, soprattutto sulle motivazioni per cui si richiede il pagamento di un tributo” sono le richieste avanzate dal Difensore civico regionale Giorgio Morales, alla Comunità montana della Lunigiana. Secondo quanto si legge in una nota diramata dallo stesso Morales, gli avvisi per la riscossione della tassa di bonifica inviati ai cittadini dei Comuni di Massa, Carrara e Montignoso (Comprensorio di bonifica n.3 ndr) “mancano delle adeguate ed idonee motivazioni circa i presupposti del contributo che – si precisa – è dovuto in forza della legittima attribuzione della funzione di Bonifica a tale Comunità montana da parte del Consiglio regionale ai sensi della L.R.34/94.
Tale mancanza se impugnata potrebbe anche annullare l’intera procedura”. “Una eventualità – chiarisce la nota - che trova conferma nel fatto che negli avvisi mancano una serie di informazioni relative alla quantificazione del contributo, nonché all’individuazione non solo del beneficio concreto e diretto sull’immobile, ma anche della dimensione della zona dove lo stesso immobile ricade. Significativa, in questo senso, è anche la più recente giurisprudenza costituzionale che sottolinea la necessità di assicurare, nel rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento della P.A., la massima informazione al cittadino e la garanzia del diritto di difesa”.
Il Difensore civico regionale sottolinea, tuttavia, la volontà “ampiamente manifestata” dalla Comunità montana della Lunigiana ad “impegnarsi perché in futuro questi avvisi siano il più possibili chiari e trasparenti” e rileva che le osservazioni fatte hanno il “solo scopo di offrire un contributo collaborativo non solo nei confronti del Comprensorio di bonifica n.3 ma anche della generalità dei Comprensori in cui è diviso il territorio toscano”, contributo teso, da un lato, a fornire una completa e totale trasparenza e informazione su quanto viene richiesto ai contribuenti, dall’altro a scongiurare eventuali ricorsi.
(f.cio)