In soli tre giorni diverse aziende che operano nel settore del granito hanno messo a disposizione 200.000 dollari per partecipare ad un iniziativa di marketing e promozione a sostegno del granito negli Stati Uniti in collaborazione con il Marble Institute of America.
La necessità di una mobilitazione generale era emersa nel corso di un incontro che si è svolto lunedì 4 agosto a Carrara, nella sede dell’Internazionale Marmi e Macchine, al quale hanno partecipato, oltre al presidente del distretto lapideo Nicola Lattanzi, numerosi imprenditori del comprensorio toscano che operano nel settore del granito, preoccupati per una campagna di stampa che punta a sconsigliare l’uso del materiale che sarebbe da considerare addirittura “radioattivo”.
Il sospetto, lanciato attraverso un articolo su un importante quotidiano USA, è stato ripreso ed ampliato con una campagna di delegittimazione che preoccupa le aziende di tutto il mondo che estraggono, trasformano e commercializzano il granito ed hanno negli Strati Uniti uno dei mercati di sbocco più importanti.
A seguito dell’incontro che è servito per definire una strategia di risposta, le aziende hanno iniziato a devolvere somme significative ad un “fondo” per il sostegno del granito da mettere a disposizione del MIA, che sarà il braccio operativo americano per l’attuazione di una strategia di marketing che dovrà sostenere l’immagine ed il consumo del granito.
L’obiettivo finale è quello di raccogliere almeno un milione di dollari e la meta non sembra impossibile. Infatti, agli imprenditori apuo-versiliesi presenti all’incontro che hanno immediatamente messo a disposizione somme significative per un totale di duecentomila dollari, se ne sono aggiunti altri che vanno a far parte di un elenco di sostenitori iniziali che comprende, oltre a Internazionale Marmi e Macchine Carrara, Red Graniti, Henraux, M+Q, Fontanili, Sten, Gruppo Antolini, Stoneval, G.M.C.
; Metro, Santucci, SAVEMA, MAGTI, Adolfo Forti, Bruno Lucchetti, MG.
Nei prossimi giorni si attende la formalizzazione di altre somme ed il rientro dalle ferie darà un impulso decisivo alla raccolta.
“Un risultato importante, non solo per la cifra complessiva che sarà sicuramente aumentata – commenta il presidente dell’IMM Giorgio Bianchini – ma perché dimostra che le aziende italiane, e quelle toscane in particolare, possono mobilitarsi e contribuire seriamente e concretamente per sostenere non solo i loro prodotti ma anche l’immagine ed il significato del Made in Italy.
In un momento in cui l’export di settore deve affrontare una concorrenza internazionale forte ed agguerrita e una competizione che si avvale di tutti i mezzi disponibili, è positivo registrare la volontà generale di sostenere azioni che puntano a rafforzare l’immagine del prodotto lapideo e del Made in Italy su un mercato per noi fondamentale”.
Lorenzo Marchini