Lo scorso anno il concerto nel garage di un traghetto rappresentò un esperimento che riscosse un successo inaspettato diventando un’originale consuetudine del Festival MusicalGiglio. Quest’anno la sfida era un concerto all’aperto, in un vigneto, per salutare il tramonto del sole. Dire che anche questa ‘trovata’ è risultata vincente è dire poco.
E’ difficile trasmettere a chi non c’era le emozioni vissute in una spettacolare serata di Luglio.
I cinque maestri con violini, viole e violoncelli, si sono alternati in duetti e trii per archi creando un soave sottofondo ad un tramonto già di per se mozzafiato.
‘Un saluto al Sole che pone da un vigneto’, nell’azienda vinicola del ‘vignaiolo eroico’ Francesco Carfagna all’Altura, nella parte sud dell’isola vicino alla punta di Capel Rosso.
Un luogo quasi magico di fronte ad un mare spettatore silenzioso ed un sole sull’orizzonte che non voleva scendere per non perdersi neanche una sfumatura delle sublimi note. ‘Sembrava di essere in un sogno’ ha bisbigliato qualcuno ed in effetti il confine con la realtà era quasi impercettibile. Il pubblico ammaliato è rimasto attento per più di un’ora. Circa 200 persone, sedute in terra, sulle greppe e sui lastroni di granito nel più bello e naturali degli auditorium, rimaste affascinate dal binomio musica-natura che è risultato vincente.
‘Il vero pubblico del Giglio’ ha sottolineato un’emozionatissima Daniela Petracchi, violoncellista e Direttore Artistico del Festival.
Un pubblico che ha voluto esserci in un contesto, come quello contadino della vigna, dove l’orgoglio dell’essere prevale sulla bramosia dell’apparire. Un ambiente a prima vista ostile, abituato ad osservare silente le fatiche dei contadini, plasmato nei suoi granitici crinali da certosini terrazzamenti, infuocato dal sole isolano e bruciato dall’opera lenta della salsedine si è fermato ad osservare ed ascoltare anch’esso, stregato dalla forza di quella musica che oltre a raggiungere i cuori è penetrata fin nel più profondo anfratto di quel burbero granito isolano.
Un ‘esperimento’ riuscito che siamo sicuri sarà ripetuto con ancor più grande successo e per la cui realizzazione vanno riconosciuti i meriti al presidente della Pro Loco Walter Rossi ed a tutti i suoi collaboratori.