Nove da Firenze può essere considerato ormai uno dei maggiori giornali locali online italiani, sia per longevità (dal 1997) sia per ampiezza dell'archivio (un patrimonio di oltre 80.000 pagine, 6.000 foto e migliaia di link ad altri siti) sia per il conforto del pubblico (250.000 visite nel mese di giugno, con 400.000 pagine consultate). Questo è il frutto dell'ottimo posizionamento del nostro sito nei motori di ricerca, per cui lo scorso mese Google e gli altri hanno condotto gli utenti sulle nostre pagine mentre cercavano quasi 120.000 chiavi di ricerca, grazia alla consultanzione di ben un quarto del nostro archivio.
Ciò significa che il nostro pubblico è estremamente variegato ed esigente e che le sue richieste sono estremamente contrastanti anche sul piano politico.
Così capita spesso che veniamo tirati per la giacchetta e accusati alternativamente di essere governativi, o disfattisti, moderati, oppure estremisti. Spesso veniamo redarguiti per aver creato una corsia preferenziale online per i comitati e gruppi di pressione dei cittadini di Firenze, a svantaggio delle opinioni ufficiali delle Amministrazioni locali.
Così in qualità di direttore responsabile sono spesso impegnato a rispondere a chi ci dedica attenzione. L'associazione dei redattori è nata con l'obiettivo di dare spazio attraverso una testata online alle tante voci che non trovano molta ribalta nell'informazione tradizionale, specie a realtà politiche e sociali che svolgono secondo noi una funzione positiva. La vigilanza critica nei confronti di chi ha il potere è una funzione essenziale negli equilibri e nei bilanciamenti democratici, anche a livello locale, anzi proprio ad un livello in cui la società civile ha una sfera più ristretta e debole.
Non credo ad esempio che il partito di maggioranza a Firenze, o la giunta comunale, abbiano difficoltà ad ottenere spazio dai mezzi di informazione. La Rete civica, la rete di tutti i fiorentini, è il sito che pubblica i comunicati di Giunta e Consiglio, ma non di altre realtà politicamente attive: non troverei strano che lo facesse, e insieme ad altri soggetti impegnati online abbiamo espressamente chiesto l'apertura del sito istituzionale alla città. E' trascorso un anno ma non abbiamo ricevuto risposta.
Ecco un esempio delle ragioni che ci muovono a dare uno spazio, apparentemente preferenziale, ad attori che non lo avrebbero altrimenti. Può darsi che questi soggetti spesso sbaglino. Fortunatamente credo che sia più facile e sopratutto meno dannoso uno sbaglio dall'opposizione che non al Governo.
Naturalmente non ho mai rifiutato spazio a chi ce lo chiede espressamente. Ma sino ad oggi gli amministratori locali ci hanno snobbato sonoramente e potete scommettere che se ricevessi una richiesta di pubblicazione da Palazzo Vecchio non la rigetterei, ma si da il caso che da certi amministratori non abbiamo ricevuto cenno nemmeno quando siamo andati in Comune per intervistarli.
Temo che nei palazzi fiorentini non si abbia ancora ben capito cosa è davvero Internet.
Nicola Novelli,
Direttore responsabile