Firenze, 26 giugno 2008- E’ una stagione da dimenticare per il pomodoro fiorentino, con le colture in pieno campo decimate dagli attacchi della peronospora (Phytophthora infestans). Un colpo durissimo per la produzione di uno degli ortaggi più tipici della piana fiorentina, con l’infezione fungina, manifestatasi in forma estremamente virulenta, che non ha risparmiato neanche le altre colture di pomodoro in tutta la provincia e quelle di patate bianche in Mugello.
“Siamo di fronte a un gravissimo attacco di peronospora del pomodoro – spiega Simone Tofani, responsabile dell’Area Tecnica della Cooperativa Agricola di Legnaia -, reso ancora più incisiva dalle condizioni climatiche delle settimane scorse.
La pioggia e i cali di temperatura, infatti, hanno vanificato in buona parte i trattamenti che sono stati effettuati con prodotti di contatto, come il rame, e hanno reso meno efficaci anche quelli con i prodotti citotropici, favorendo il ripresentarsi del fungo. Il risultato è che gran parte della produzione di pomodoro dell’area fiorentina, ma si potrebbe estendere il concetto a tutta la Toscana, è stata compromessa. A farne le spese soprattutto una produzione tipica e apprezzata come il pomodoro fiorentino, coltivato soprattutto nella piana fra Scandicci, Sesto Fiorentino e Prato, nel Valdarno e nelle zone di Bagno a Ripoli, ma anche le colture di pomodoro da mensa nel Mugello, dove si parla di ettari e ettari di coltivazioni, sono state decimate.
Lo stesso per le varietà San Marzano nell’area di Grosseto e di Livorno. In Mugello ci sono stati danni anche per le patate bianche, quelle che si utilizzano per i rinomati tortelli, ma in questo caso l’infezione è meno grave perché siamo ancora allo stadio della fioritura”.
Se in alcuni casi sembra ancora possibile intervenire con prodotti specifici, in gran parte delle colture si dovrà procedere a ripiantare ex novo i pomodori, ma anche questo non sempre sembra possibile.
“L’attacco è arrivato in un momento particolarmente delicato per il pomodoro e ha colpito oltre alle foglie anche i primi frutti.
Si possono tentare interventi con prodotti eradicanti, ma il successo non è garantito. Nella maggior parte dei casi si dovrà procedere a togliere le piante colpite dalla peronospora e a ripiantarne di nuove. Il problema è che la stagione è già abbastanza avanti e appare molto difficile trovare adesso le piantine di pomodoro per il rimpianto. Un danno pesante per gli agricoltori e per la nostra tavola, che dovrà adeguarsi a prodotti d’importazione”.