Gli utenti delle 14 biblioteche e strutture documentarie di Regione Toscana possono, per le loro ricerche, cavalcare un motore di grande potenza. Si chiama Aquabrowser Library ed è un applicativo, con caratteristiche innovative, capace di dare risposte immediate a qualunque curiosità rispetto agli oltre 200 mila record presenti nella rete documentaria toscana. In Cobire – questa la sigla della rete che intende razionalizzare l’informazione documentaria sia per l’apparato regionale sia a servizio dei cittadini - sono associate le biblioteche e le strutture di documentazione del Consiglio Regionale (documentazione giuridico-legislativa e biblioteca dell’identità toscana) e della Giunta regionale, di Irpet e Cspo, delle Pari Opportunità e del Corecom, di Arsia e Arpat, di Mediateca e dell’Istituto Degli Innocenti.
Associate anche le biblioteche di Ars (Agenzia Regionale di Sanità) e del Centro Cultura della Legalità democratica. Di Cobire fa anche parte la biblioteca “Luigi Crocetti”, una struttura specializzata proprio in biblioteconomia, archivistica e scienza della documentazione.
Un enorme patrimonio di volumi e documenti nei campi più diversi (dall’oncologia ai media, dall’agricoltura ai minori, dall’inquinamento alle tradizioni, dai versanti giuridici a quelli civili) che ha un sempre maggiore pubblico di utenti.
E soprattutto a loro, ai cittadini, guarda la “rivoluzione” partita questo mese e presentata domani, mercoledì 4 giugno (ore 10-13:30) presso la Foresteria della Presidenza di Giunta Regionale (a Firenze, via Cavour 18).
Dopo il saluto introduttivo di Federico Gelli, vicepresidente della Regione, e sotto la guida di Massimo Rolle, coordinatore della rete Cobire, saranno presentate caratteristiche e modalità operative di Aquabrowser Library.
Chiunque, da casa, potrà sapere con estrema semplicità quanti volumi o documenti esistono, nel complesso delle 14 biblioteche, su un determinato argomento; dove si trovano; se sono consultabili; come fare per consultarli. Per fare un solo esempio: sulla parola “pomodoro” esistono, nelle biblioteche specializzate della Regione, 53 documenti. Due sono recensioni di un film uscito nel 1991 ma ancora ricordato da molti cinefili (“Pomodori verdi fritti alla fermata del treno”): si trovano presso la biblioteca di Mediateca.
Un saggio sulla “difesa antiparassitaria” (del pomodoro) è consultabile nella biblioteca dell’Arsia mentre gli “Atti sulla giornata orticola”, riferita proprio al pomodoro, si trovano nella biblioteca dell’Irpet. Emerge anche un profilo artistico, riferito allo scultore Giò Pomodoro e a una sua mostra (1976) al Castello dell’Imperatore di Prato: il catalogo sta presso la Biblioteca del Consiglio. E nella biblioteca della Giunta si può scoprire tutto sulla “raccolta meccanica”.
Sempre dei pomodori.