Sabato 21 a Firenze i comitati che in tutta Italia si battono contro le grandi opere

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 giugno 2008 13:23
Sabato 21 a Firenze i comitati che in tutta Italia si battono contro le grandi opere

Sabato 21 giugno 2008, dalle ore 10.30 alle 18.00 ci sarà, a Firenze, l'incontro delle realtà del "Patto di Mutuo Soccorso" presso il Saloncino del Dopolavoro Ferroviario della stazione di Santa Maria Novella, Via Alamanni 32 rosso. Il Patto Nazionale di Solidarietà e Mutuo Soccorso riunisce i comitati che in tutta Italia si battono per la difesa del proprio territorio, contro le grandi opere inutili e contro lo scempio delle risorse ambientali ed economiche.
Il "Patto di Mutuo Soccorso" è una cornice entro cui si ritrovano le diverse realtà che aderiscono per mettere in relazione le esperienze e le lotte; non è una sede decisionale: è piuttosto un contenitore per valorizzare queste esperienze, per non disperderle e per farne patrimonio comune; è un sostegno per dare loro maggior visibilità e in questo modo rafforzarle e aiutarle a crescere; è un supporto per una memoria collettiva che non vuole dimenticare i risultati acquisiti e intende ripartire dalle sconfitte subite; è una sede in cui praticare la solidarietà e l'aiuto reciproco.
Nel suo ambito nascono e circolano proposte condivise, ma non è una sede di elaborazione e definizione di strategie in cui gli aderenti sono tenuti a riconoscersi.
Dopo più di due anni di vita del Patto c'è stato un incontro delle realtà del Sud a Riace il 24 e 25 maggio scorso.

Il 21 giugno si ritroveranno a Firenze quelli del Centro e del Nord per scambiarsi informazioni, esperienze, analisi.
Le realtà aderenti al Patto sono le più varie: da chi si oppone all'alta velocità a chi non vuole inceneritori, da chi difende il proprio territorio da centrali a carbone a chi non vuole rigassificatori, da chi lotta contro l'inquinamento industriale a chi difende le montagne dal turismo del cemento, da chi non vuole basi o servitù militari a chi difende il servizi pubblici.
Sembrerebbe il popolo del "NO", ma in realtà sono le forme più avanzate e vive del nuovo ambientalismo nato dai fallimenti della politica nell'ultimo decennio.

Tanto per fare qualche esempio chi si oppone all'Alta Velocità ferroviaria si batte per una modernizzazione e velocizzazione di tutta le rete FS, pretende servizi efficienti e decenti per i pendolari, vuole un vero trasporto pubblico che sia alternativa all'auto; chi si oppone agli inceneritori propone raccolta differenziata e strategia "rifiuti zero"; chi non vuole centrali a carbone propone l'uso di energie alternative, come il solare, che abbonda nel nostro paese; chi si oppone alla mercificazione dell'acqua vuole un servizio pubblico ed economico per tutti.
Insomma questo che viene definito il "popolo del NO" è in realtà la punta critica della politica di questi anni, soprattutto caratterizzato dalla partecipazione diretta di cittadini che saltano la mediazione offerta da partiti e organizzazioni ambientaliste che stanno dimostrando i loro pesanti limiti.
L'incontro del 21 giugno vuole essere soprattutto un confronto davanti ai mutamenti politici che stanno avvenendo per aiutare tutti i partecipanti ad elaborare strumenti efficienti di azione.

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