Prato, venerdì 9 maggio- Ci vorrebbero tariffe differenziate per il trasporto privato e l’autotrasporto. L’impennarsi del prezzo del petrolio rischia di produrre effetti disastrosi per il continuo aumento del gasolio sui costi di gestione delle imprese di autotrasporto e logistica. Un problema che si va ad aggiungere ai molteplici motivi per cui la categoria ha già affrontato un fermo lo scorso dicembre. Il margine operativo dell'autotrasporto è rmai ritenuto "assolutamente insufficiente".
“Il confronto con il costo del gasolio – dice il presidente della categoria dell’autotrasporto di Confartigianato Imprese Prato, Mario Penso - rispetto a un anno fa salta agli occhi e alle tasche degli operatori: il prezzo del barile salito a 120 dollari fa spendere a un’impresa di autotrasporto ben 200 euro in più”. “Abbiamo bisogno di misure immediate – continua il presidente – che sostengano le imprese di autotrasporto. Per questo auspichiamo che il nuovo Esecutivo appena insediato apra un confronto con la categoria per definire i provvedimenti necessari a contenere i costi chilometrici e a sostenere le aziende anche con iniziative di carattere normativo”.