Firenze, 13 febbraio 2008- Approvato stamani il Piano di Emergenza Esterna dello stabilimento ENI di Calenzano. Il documento, il primo del suo genere sottoscritto in provincia di Firenze è stato predisposto dalla Prefettura d'intesa con la Regione Toscana e in collaborazione con la direzione dell'impianto e i diversi enti coinvolti nella sua applicazione (Vigili del Fuoco, Forze dell'Ordine, Comando militare per il territorio dell'Esercito, ARPAT, Azienda Sanitaria Locale 10, Servizio d'Emergenza 118, Provincia di Firenze, Comuni di Calenzano, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, Società Autostrade per l'Italia).
Il Piano, che definisce e descrive le diverse procedure d'intervento, consente di organizzare la risposta di protezione civile e di tutela ambientale nel caso in cui si verifichi nell'impianto un incidente tale da determinare all'esterno danni per le persone, le cose e l'ambiente.
Il documento ipotizza una serie di possibili emergenze, come rottura di tubazioni e serbatoi, rilascio di liquidi, dispersione di materiale infiammabile, individua le zone danneggiate a seconda della distanza dall'evento critico e predispone la più corretta risposta operativa da mettere in campo.
Nella redazione del Piano sono stati valutati tutti gli aspetti relativi alle caratteristiche dello stabilimento, alla sua localizzazione e alla natura del territorio che lo ospita. Si tratta di un deposito per la ricezione e la spedizione di gasolio (132.000 tonnellate), petrolio (4000 tonnellate) e benzina (16.125 tonnellate), ubicato nel comune di Calenzano (via Erbosa 29), che si estende su una superficie di 110mila metri quadrati e occupa 32 addetti. I carburanti vi arrivano dalla raffineria di Livorno tramite oleodotto e, dopo essere stati stoccati, vengono trasferiti ai punti di vendita per mezzo di autobotti.
L'area circostante è destinata prevalentemente a zona industriale, con uffici e attività commerciali che impiegano complessivamente 172 persone, e non vi sono ubicate abitazioni private, scuole, ospedali né luoghi di pubblico intrattenimento.
Il deposito è situato nelle vicinanze delle principali vie di comunicazione (a 40 metri dalla linea ferroviaria Bologna-Firenze, a 800 metri dall'A1, a 1.400 metri dall'A11, a 960 metri dalla stazione ferroviaria di Calenzano, nonché a 6 km dall'aeroporto di Firenze).
Sulla base di queste informazioni, il Piano individua un modello organizzativo di intervento descrivendo gli eventi critici, i compiti e le azioni di ciascuno dei soggetti coinvolti nella gestione dell'emergenza. Prevista anche una fase di informazione alla popolazione in caso di pericolo. Una specifica campagna informativa sarà attuata infatti dopo l'approvazione del Piano per far conoscere le caratteristiche dei rischi, le misure di autoprotezione e i comportamenti da adottare in caso di incidente rilevante.
L'informazione sarà rivolta sia al personale che lavora presso gli stabilimenti produttivi e commerciali dell'area circostante, sia alla popolazione residente negli insediamenti abitativi più vicini, per la quale comunque sono remote le probabilità di danni. Infatti il Piano identifica tre aree concentriche di pericolo, di diverso diametro a seconda della distanza dallo stabilimento, nessuna delle quali lambisce aree dove sono presenti né abitazioni private né strutture collettive.
"Un impegno che corrisponde alla forte accelerazione" ha detto il prefetto Andrea De Martino al termine dell'incontro "impressa alle politiche di prevenzione dei danni alle persone e all'ambiente derivanti dalle attività degli stabilimenti a rischio rilevante.
Quello di Calenzano - ha proseguito il prefetto - è uno dei 28 siti in Toscana per i quali è obbligatorio adottare il Piano di Emergenza Esterna. Sarà necessario attuare nel corso dell'anno - ha concluso De Martino - un'esercitazione per verificare la funzionalità del sistema e la sua capacità di risposta".
"Siamo soddisfatti per il lavoro svolto in collaborazione con il Prefetto - ha dichiarato il Sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani - che ha consentito la stesura del Piano di Emergenza Esterna.
L'Amministrazione comunale aveva già attivato un piano di comunicazione per rendere nota alla cittadinanza la presenza e l'ubicazione delle aziende a rischio rilevante sul nostro territorio. Con il Piano firmato oggi vengono definite nel dettaglio tutte le misure da attuare per un eventuale, seppur remoto, incidente. Procederemo quindi con l'attività di informazione, per preparare i cittadini ad ogni eventualità e per non dare adito ad ingiustificati allarmismi".