Firenze, 11 aprile 2008- Ieri al termine della requisitoria al processo Tav che vede imputate 59 persone, per i danni provocati alle falde idriche e ai torrenti dai cantieri per l'Alta velocita' tra Firenze e Bologna, nel territorio del Mugello, il PM ha chiesto 13 condanne, dopo tre anni di indagini e tre anni di dibattimento. Anche la Regione con il deferimento alla Corte dei Conti sarà chiamata ad assumersi le sue responsabilità per i disastri procurati dalla Tav nel Mugello.
Paolo Marcheschi, consigliere di Forza Italia verso il Popolo della Libertà in Consiglio regionale, è preoccupato per l’imminente avvio dei lavori dell’Alta Velocità nel capoluogo toscano.
“La situazione di Firenze – dice – è molto più complessa e delicata del Mugello. Servono “sentinelle” attive e presenti in tutti i cantieri per evitare scempi che sarebbero irrecuperabili e comunque danneggiamenti al tessuto urbano e alla cittadinanza”. “L’inizio è tutt’altro che confortante. A fronte delle preoccupazioni dei fiorentini per le proprie case poste nella vicinanza degli scavi per il sottoattraversamento – sottolinea ancora Marcheschi – la risposta data dal Comune è che ciascuno provveda per conto proprio al monitoraggio della propria casa.
I cittadini dovranno pagare di tasca propria, e pesantemente, per cautelarsi contro eventuali lesioni e, se del caso, chiedere il risarcimento”. “E’ proprio un bell’inizio. Mi domando cosa potrà accadere in tutti i sensi se e quando dovesse partire l’immenso scavo per costruire la megastazione interrata nell’area dei Macelli. I costi per questo “monumento” al sindaco e alla sua giunta saranno pagati dai fiorentini in termini di invasività, cantieri, lavori, danni e più in genere di caduta della qualità della vita.
Anche tutto questo richiede una presenza vigile della Regione. Il Mugello insegni, Firenze non deve fare la stessa fine”.