Controlli alle gallerie della Tav sono scattati dal giorno stesso del terremoto in Mugello. La Regione, chiamata in causa da una lettera di Idra, informa l’associazione di volontariato che raccoglie i comitati contro la realizzazione della linea ad alta velocità che, in assenza dell’Osservatorio ambientale (ancora non riattivato dal Ministero dell’Ambiente) i controlli sulle gallerie sono stati fatti, subito dopo il sisma, direttamente da Cavet, il consorzio incaricato di realizzare l’opera.
Dai sopralluoghi non è risultato nulla, ma, per maggiore sicurezza, le ispezioni continuano per verificare la presenza di eventuali microfessure. Al momento, però, non risultano neppure queste.
L’unica novità riscontrata, che Arpat sta verificando, è l’attivazione di una nuova sorgente in quota, le cui acque vanno ad alimentare il torrente in prossimità di Case d’Erci.
L’assessorato all’ambiente della Regione ribadisce che un evento come il sisma che si è verificato in Mugello conferma e sottolinea l’urgenza di ripristinare l’Osservatorio ambientale per il monitoraggio dei lavori della Tav.
Da oltre un anno la Toscana non ha più questo strumento di controllo.
Al riguardo è stato sollecitato più volte il ministro dell’Ambiente Pecoraio Scanio ed è stata recentemente scritta anche una lettera al sottosegretario Letta perché l’Osservatorio, indispensabile per la corretta crescita di una grande opera come l’Alta velocità, venga ripristinato.
Pamela Pucci - Chiara Bini