Terremoto in Mugello e TAV: nessun danno alle gallerie

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 marzo 2008 14:39
Terremoto in Mugello e TAV: nessun danno alle gallerie

Firenze- Controlli alle gallerie della Tav sono scattati dal giorno stesso del terremoto in Mugello. La Regione, chiamata in causa da una lettera di Idra, informa l’associazione di volontariato che raccoglie i comitati contro la realizzazione della linea ad alta velocità che, in assenza dell’Osservatorio ambientale (ancora non riattivato dal Ministero dell’Ambiente) i controlli sulle gallerie sono stati fatti, subito dopo il sisma, direttamente da Cavet, il consorzio incaricato di realizzare l’opera.

Dai sopralluoghi non è risultato nulla, ma, per maggiore sicurezza, le ispezioni continuano per verificare la presenza di eventuali microfessure. Al momento, però, non risultano neppure queste. L’unica novità riscontrata, che Arpat sta verificando, è l’attivazione di una nuova sorgente in quota, le cui acque vanno ad alimentare il torrente in prossimità di Case d’Erci. L’assessorato all’ambiente della Regione ribadisce che un evento come il sisma che si è verificato in Mugello conferma e sottolinea l’urgenza di ripristinare l’Osservatorio ambientale per il monitoraggio dei lavori della Tav.

Da oltre un anno la Toscana non ha più questo strumento di controllo. Al riguardo è stato sollecitato più volte il ministro dell’Ambiente Pecoraio Scanio ed è stata recentemente scritta anche una lettera al sottosegretario Letta perché l’Osservatorio, indispensabile per la corretta crescita di una grande opera come l’Alta velocità, venga ripristinato.
Il portavoce di Idra, che aveva scritto al presidente della giunta regionale per sollecitare un monitoraggio indipendente dopo lo sciame sismico dei giorni scorsi in Mugello e Alto Mugello, riprende carta e penna e indirizza a Claudio Martini una dura lettera di protesta.

“Non possiamo commentare che con seria preoccupazione queste dichiarazioni, che vorrebbero suonare invece rassicuranti. Esse sembrano denotare, infatti, la persistenza di una pericolosa cultura della sicurezza e dei controlli apparentemente radicata negli organi di governo della cosa pubblica. La stessa che pare essere all’origine di tanti guai nel nostro Paese e – più in particolare – nei territori afflitti dai cantieri TAV della nostra Regione. E’ davvero singolare che, nella scandalosa latitanza di un organo indipendente di controllo (quale si pretende che sia l’Osservatorio Ambientale Nazionale), la Regione Toscana affidi la certificazione “nessun danno alle gallerie” alle dichiarazioni dei costruttori CAVET.

Alti dirigenti del consorzio di imprese in questione, al quale il general contractor FIAT ha affidato la progettazione e l’esecuzione dei lavori per la costruzione della tratta ferroviaria ad Alta Velocità fra Bologna e Firenze, sono stati rinviati a giudizio con gravi imputazioni di reato ambientale e sono da anni sotto processo a Firenze, con la Regione Toscana costituitasi parte civile”.

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