Il suo desiderio più grande è costruire anche nella sua Firenze un grattacielo rotante, «se non di 70, almeno di 10 piani». David Fisher, architetto, fiorentino di adozione ma di origine israeliana, diventato famoso in tutto il mondo per aver ideato le ‘Rotating Towers’, è stato ospite oggi del Salone del Mobile di Firenze. Nel corso dell’ultimo workshop organizzato nella Casa del Futuro e dedicato all’architettura dinamica, Fisher ha presentato al pubblico il suo progetto: un grattacielo rotante, completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, che permette di risparmiare il 10% dei costi e il 30% di tempo per l’edificazione.
«Se, infatti – ha spiegato Fisher – un piano di un grattacielo ‘normale’ si costruisce in tre settimane, quello della Rotating Tower è pronto in soli tre giorni e, anziché 2000 operai ne servono solo 90». Il primo grattacielo rotante, che produce energia elettrica ed eolica, è stato realizzato a Dubai, e, dopo Mosca, presto sbarcherà anche in Germania. Ma la sua origine è legata a Firenze. Città in cui Fisher ha ideato il progetto. Ma perché proprio a Firenze, culla del Rinascimento, è nato il grattacielo del futuro? «Perché solo dove c’è la storia – ha detto Fisher – ci può essere il futuro».
Per comprare un appartamento in una Rotating Tower, però, non è così facile.
Il costo medio si aggira, infatti, sui 35 milioni di euro. Se ci si accontenta di un monolocale, si scende ai 500mila euro.
Domani ultimo giorno del’XI edizione del Salone del Mobile di Firenze, che, dopo l’affluenza record registrata oggi, ha superato nel complesso le 100mila presenze. Nonostante la domenica ecologica, però, sarà possibile raggiungere anche in auto la Fortezza da Basso. Orario di domani: 10.30-21.00.