Il Falco Pellegrino (Falco peregrinus) è un elegante e maestoso rapace, cosmopolita, famoso per la sua eleganza e potenza, usato fin dall’antichità nell’arte della caccia con falcone. E’ un predatore che si nutre esclusivamente di altri uccelli, che cattura al volo tramite picchiate spettacolari picchiate che possono superare la velocità di 200 chilometri orari. Nidifica tipicamente su pareti rocciose scoscese e inaccessibili, di solito in posti remoti dell’entroterra o sulle falesie della costa, isole incluse.
Per esempio, in Toscana sono segnalate poche coppie nelle gole dell’Appennino e diverse altre nelle isole e isolotti dell’Arcipelago.
Si tratta di un animale emblematico per il movimento ambientalista. Infatti negli anni 60 la popolazione mondiale di Pellegrino subì un drammatico crollo, specialmente nei paesi industrializzati, a causa dell’uso massivo del DDT in agricoltura. Le ricerche dimostrarono che l’insetticida tendeva a concentrarsi nell’organismo del rapace. Il successivo bando dell’uso del DDT e misure conservazionistiche volte ad annullare gli effetti del bracconaggio e della caccia hanno permesso al Pellegrino di recuperare costantemente dagli anni 70 in poi.
Dagli anni 90 si è cominciato a riscontrare un interessante processo di inurbamento del Pellegrino nelle città e metropoli di tutto il mondo. Infatti le pareti dei grattacieli, delle torri o delle cattedrali sono ecologicamente equivalenti all’habitat naturale prediletto dal falcone, mentre una delle sue prede predilette, il piccione, abbonda negli ambienti urbani. Pellegrini sono segnalati come nidificanti in varie città del mondo (per esempio New York, Londra, San Paolo). Una coppia di Pellegrini fu avvistata nel centro storico di Firenze per la prima volta dall’ornitologo fiorentino Gianluca Serra nel luglio 1993.
Da allora la coppia fu osservata regolarmente ogni anno, per diversi mesi. La Direzione Agricoltura, Caccia e Pesca della Provincia di Firenze, in collaborazione con il dottor Serra e l’Associazione Ornisitalica sta studiando la possibilità di installare, in accordo con il Comune di Firenze e l’Opera del Duomo, una WebCam sulla cupola del Duomo. L’utilizzo delle WebCam permetterà al pubblico, tramite internet, di assistere in diretta allo svolgersi delle attività riproduttive all’interno del nido, in tutte le sue varie fasi (dal corteggiamento, alla costruzione del nido, all’accoppiamento, deposizione uova, cova, schiusa, allevamento dei pulli, in volo etc.).
“Proprio in questi giorni – rileva l’assessore provinciale Pietro Roselli - pubblichiamo il nuovo Piano faunistico, che si propone di incrementare da oggi al 2010 la presenza di tutte le specie autoctone di mammiferi e di uccelli. La ricomparsa del Falco Pellegrino nel centro di Firenze è una grande notizia, come quella dei recenti casi di nidificazione della cicogna anche in aree prossime ai centri abitati”.