Firenze- La Giunta regionale dovrà "invitare le amministrazioni comunali interessate a non sottoscrivere e ratificare atti aventi la finalità di avviare l'aggregazione delle società di gestione degli Ato 2, 3 e 6 prima delle decisioni definitive del Parlamento sulla gestione dei servizi idrici", prima delle "necessarie valutazioni e iniziative" e "comunque nelle more degli atti di competenza del Consiglio regionale in tale materia". E' quanto prevede una mozione approvata a maggioranza dal Consiglio regionale della Toscana.
Hanno votato a favore i gruppi di centro-destra e i gruppi della Sinistra Arcobaleno, con l'eccezione di Luca Ciabatti, che insieme agli esponenti degli altri gruppi di maggioranza ha votato contro. Il voto elettronico ha registrato 31 votanti, 17 favorevoli e 14 contrari. La mozione era stata firmata da Marco Carraresi, Luca Paolo Titoni e Giuseppe Del Carlo. Il testo nello specifico indica come necessario da un lato "acquisire tutti gli elementi di conoscenza sui soggetti gestori coinvolti", dall'altro "verificare in modo accurato la reale convenienza sotto tutti i profili della creazione della nuova società operativa NewCo", con il rischio in particolare per i Comuni più piccoli di "vedere ulteriormente ridotta la propria capacità di incidere".
"Una divisione vera e profonda che apre la strada ad altri scontri.
Sull’acqua, in Regione come al Comune di Firenze, la maggioranza non è riuscita a chiudere il cerchio nell’Unione. La Sinistra Arcobaleno ha votato insieme a tutto il Centrodestra una mozione che boccia il tentativo di accorpare gli Ato 2,3 e 6" commenta il voto Maurizio Dinelli, capogruppo di Forza Italia verso il Partito della Libertà.