Firenze, 25 Febbraio 2008- Nell'indagine pubblicata oggi dal Sole-24 ore in merito alle sanzioni elevate in seguito di infrazioni al codice della strada nei capoluoghi italiani Firenze si piazza al primo posto con 117,1 euro pro capite.
L'assessore al bilancio precisa però che primato non tiene conto della peculiarità di Firenze che ogni giorno vede quasi raddoppiare la propria popolazione (pari a 365.000) grazie all'arrivo dei turisti e dei cosiddetti city-users, ovvero persone che arrivano da fuori per lavorare, studiare e via dicendo.
Come emerge dalle stime elaborate dalla Polizia Municipale relativamente al 2007, infatti, la metà delle contravvenzioni elevati riguarda appunto i non fiorentini: l'anno scorso sono stati emessi 858.606 verbali di cui 420.000 a carico di residenti nel Comune di Firenze. Il resto hanno riguardato i non fiorentini, per la precisione 330.000 cittadini italiani non residenti a Firenze e circa 100.000 stranieri. Questa specificazione è possibile grazie alla modalità in cui la contravvenzione viene consegnata al diretto interessato: per i residenti a Firenze la notifica è effettuata mediante messo notificatore, per gli altri invece attraverso il servizio postale.
L'assessore al bilancio sottolinea poi che l'introito da sanzioni al codice della strada inserito in bilancio da anni si attesta più o meno sulla stessa cifra, circa 48 milioni di euro (pari a circa il 10% del bilancio totale del Comune) di cui solo la metà, ovvero circa 24 milioni, ricadono direttamente sui fiorentini. Alla luce di questi numeri, quindi, l'introito pro capite dalle multe diventa 65,75 euro a fronte dei 117,1 indicate dal Sole-24 Ore. Un introito che pone Firenze nella fascia media delle città italiane.
L'assessore al bilancio coglie l'occasione anche per precisare un ulteriore dato pubblicato dal quotidiano economico. Ovvero il balzo in avanti del 7% degli introiti da contravvenzioni del 2006 rispetto al 2005. Alla base dell'aumento il buon risultato del lavoro di recupero del residuo delle contravvenzioni non pagate; dall'altro il fatto che in alcuni mesi nel 2005 venne sospesa la possibilità per gli ausiliari della sosta di elevare contravvenzioni nelle zcs, situazione poi superata. L'assessore al bilancio infine ricorda che, a differenza delle imposte la cui entità viene decisa dall'Amministrazione, la mole delle contravvenzioni dipende dal rispetto delle regole del codice della strada da parte degli utenti della strada, rispetto da cui dipende la vita di chi viaggia in auto, motorino e via dicendo.
Il Comune è fortemente impegnato nell'ambito della promozione della sicurezza stradale con interventi che spaziano dalla sensibilizzazione alla prevenzione fino alla repressione per chi viola le norme. Le contravvenzioni elevate dagli autovelox o dai dispositivi che colgono sul fatto chi passa con il rosso non puntano a fare cassa, ma a aumentare la sicurezza sulle strade, ridurre gli incidenti e con questi i morti e i feriti.