(Firenze) Si è concluso nei giorni scorsi il processo penale celebrato nel Tribunale di Firenze ad una persona residente nelle vicinanze del comune di Barberino di Mugello, resasi responsabile dell'uccisione di un gatto di proprietà con una carabina ad aria compressa. Il fatto era avvenuto negli ultimi giorni dell'anno 2006. Il proprietario del felino aveva pensato ad un'avvelenamento, ma sottoponendo ad analisi l'animale presso l'Istituto zooprofilattico sperimentale di Scandicci, è stata invece riscontrata una ferita perforante da arma da fuoco con un proiettile di piombo di misura riferibile a una carabina ad ara compressa.
Le indagini condotte dalla Polizia Provinciale hanno permesso di individuare dopo una serie di minuziosi accertamenti, sia locali che investigativi, il presunto responsabile dell'atto criminoso. Le operazioni di accertamento investigative condotte dalla Procura della Repubblica di Firenze, hanno portato all'emissione di un decreto di perquisizione domiciliare e locale. Gli investigatori hanno rinvenuto una carabina ad aria compressa, circa 500 proiettili per tale arma non denunciata, numerosi proiettili per armi da guerra, nonchè armi da taglio non denunciate.
Il Giudice ha ritenuto le fonti di prova schiaccianti e ha condannato l'imputato a un anno di reclusione e al pagamento di €. 2.750.00 di multa oltre le spese processuali.