Tutti gli utenti, nei prossimi giorni, riceveranno dalle aziende dei gestori dei servizi di acqua, luce, gas, raccolta rifiuti, telefonia, una richiesta dei dati catastali dell'appartamento su cui è attivo il servizio. Richiesta motivata dal fatto che, giustamente, non può essere attivato un servizio pubblico ad un immobile abusivo e serve al fisco per scoprire eventuali evasioni fiscali di contratti di affitto non dichiarati. La legge che ha istituito tale obbligo è la legge 30 dicembre 2004 n.311, ma solo oggi gran parte delle aziende richiedono agli utenti tali dati.
tre anni di tempo per attrezzarsi da parte delle aziende, poche settimane agli utenti per adempiere ad un obbligo gravoso e incomprensibile. La legge finanziaria 2008, ha esteso tale obbligo anche agli utenti della telefonia sia fissa che mobile, creando non pochi problemi a comprendere che centra il cellulare con la residenza. Le conseguenze saranno drammatiche, cosi come già successo a Pisa e in altre città dove si è già attivato tale richiesta. Gli inquilini dovranno ottenere i dati dal proprietario dell'appartamento, ognuno di noi dovrà ricercare i dati del proprio appartamento, cimentarsi nella compilazione della autocertificazione e riuscire a consegnarla e ricevere una ricevuta dell'avvenuta consegna , con il rischio di dover fare ore di fila davanti ai pochi sportelli esistenti e per giunta la fila potrebbe essere fatta per ognuna delle aziende, rischiando di pagare una multa da 103 a 2065 euro se l'autocertificazione viene riconsegnata in ritardo.
L'interpretazione della legge data dall'Agenzia dell'Entrate nel 2005 e confermata di recente, non è condivisibile ma purtroppo dovrà essere applicata.
La Federconsumatori Toscana, prendendo atto che tali dichiarazioni dovranno essere comunque presentate, si appella: "Alle Aziende affinché inviano agli utenti gli stampati completi dei dati già in possesso dell'azienda -spiega Romeo Romei, Presidente Federconsumatori Toscana- siano inviati in modo scaglionato nel tempo, si conceda un tempo sufficientemente lungo per la riconsegna. Ci appelliamo all'aziende affinché trovino un accordo che preveda che l'azienda che riceve il modulo compilato, possa ritirare i moduli anche delle altre aziende, evitando al cittadino inutili file e disagi aggiuntivi.
Ai comuni Toscani, di attivare i propri uffici di relazione con il pubblico (U.R.P.) per contribuire alla raccolta delle autocertificazioni, fornendo tutte le informazioni utili alla raccolta dei dati mancanti. Alla Agenzia delle Entrate affinché eviti di erogare le multe a chi non rispetta i tempi della consegna e emani, in tempi brevi indicazioni più ragionevoli rispetto ai tempi di consegna, privilegiando l'obbiettivo di riuscire ad ottenere da tutti, tali dati e usarli per contrastare l'illegalità, semplificando le procedure e evitando di chiedere, per lo stesso appartamento, una massa di dichiarazioni (si pensi alla frequenza del cambio di gestore per i telefoni mobili) che complicherebbero la gestione dei dati sia ai gestori dei servizi che all'Agenzia delle entrate stessa.
La Federconsumatori Toscana, continuando la sua azione per ottenere dall'amministrazione pubblica la semplificazione e l'applicazione delle norme con un minimo di buon senso, mette a disposizione i suoi 55 sportelli aperti sul territorio regionale per dare tutta l'assistenza necessaria alla compilazione e consegna delle autocertificazioni, cercando di contribuire a rendere meno complicata una incombenza burocratica resa difficile da interpretazione burocratiche di norme nate con finalista giuste, ma francamente gestite molto male"