Firenze, 11 febbraio 2008- Primo obiettivo: far dimenticare Romano Prodi. Walter Veltroni lancia la sua campagna elettorale da una terrazza affacciata su una valle di ulivi. Sullo sfondo la cittadina umbra di Spello. È una splendida giornata e il segretario parla per mezz'ora. Rifiuta sdegnosamente Emma Bonino, ministro delle Politiche europee, la proposta di Piero Fassino apparsa oggi sulle pagine de 'La Stampa' nella quale proponeva l'entrata del ministro nel Partito democratico. Sulla base dei risultati finora pervenuti sono circa 5mila le persone che hanno partecipato alle 21 assemblee di circolo del Partito Democratico che si sono svolte a Firenze lo scorso fine settimana.
Il dato, ancora provvisorio, evidenzia una grande partecipazione che raddoppia la somma dei partecipanti agli ultimi due congressi cittadini di Ds e Margherita (circa 2500). "La grande partecipazione – sottolinea il coordinatore cittadino del Pd Giacomo Billi – evidenzia che il Partito Democratico non è il risultato della mera somma dei due partiti. Tra i votanti e gli eletti molti infatti non erano iscritti a nessuno dei sue partiti". Nei prossimi giorni saranno convocati i delegati eletti nelle 21 assemblee di circolo che eleggeranno i coordinatori.
"Si completerà così – aggiunge Billi - l'organizzazione del Partito sul territorio".
Non gli piacciono i veti pregiudiziali contro il suo partito, non gli piace l’idea di entrare nel Ppe e non sopporta la differenza di trattamento tra la sua Destra e la Lega. Ecco la scelta di Francesco Storace di correre da solo. "Alle elezioni non andiamo soli, andiamo liberi. Alleati con il popolo sovrano che vuole picconare un sistema bipolare che ha distrutto l'Italia". Lo ha detto il segretario della Rosa Bianca, Mario Baccini “La sfida è aperta, il progetto è concreto, l’occasione storica -afferma Maurizio Dinelli, Presidente del Gruppo regionale ‘Forza Italia verso il Popolo della Libertà’- Il Presidente Silvio Berlusconi ha offerto a tutti i moderati italiani la possibilità di unirsi in un unico soggetto politico, rispondendo alle esigenze di chiarezza espresse più volte dagli elettori e garantendo così una maggiore governabilità del Paese.
Per questo auspico che anche l’Udc, assieme a tutte le espressioni della società civile che si ispirano ai valori della cultura e della storia cattolica e liberale, possano riconoscersi nel nuovo progetto politico dei moderati italiani che altro non è che il Partito Popolare Europeo Italiano. Gli stessi principi, gli stessi valori, la stessa storia. Tutto in un processo che ha come pietra miliare la creazione di una ‘lista unica dei moderati’ per le prossime elezioni. A seguire servirà l’unione delle varie strutture organizzative sul territorio e la costituzione di gruppi unici in tutte le Istituzioni locali.
In questa entusiasmante prospettiva anche in Consiglio regionale si aprono spiragli interessantissimi per dare più efficacia ed efficienza all’azione di opposizione alle sinistre. In ciò si profila anche la possibilità dell’approvazione in tempi brevi di una nuova legge elettorale che possa recepire le proposte già avanzate da Forza Italia integrate e completate dalle altre del centrodestra toscano. La capacità di cogliere i favorevoli scenari futuri della politica italiana può accelerare la caduta di ‘roccaforti rosse’ come la Toscana, dove una opposizione ‘unica’ può scalzare dalla gestione del potere e dal controllo oppressivo della società civile i partiti che ancora si richiamano a ideologie sepolte dalla storia, come il comunismo.”