La senatrice di New York nel New Hampshire, grazie alle donne, ha ottenuto il 39% delle preferenze, seguita dal vincitore dell'Iowa Barack Obama con il 37%. L'ex first lady a i suoi sostenitori: ''Vi ho ascoltato e ho trovato la mia voce''. Il senatore dell'Illinois: ''Sono ancora entusiasta e pronto ad andare avanti''.
“Dear Michelle”, così inizia la lettera che il Presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi, ha inviato oggi a Michelle e Barack Obama. Una missiva che contiene un invito ufficiale per una visita a Firenze.
Il messaggio di Renzi fa seguito alle dichiarazioni molto lusinghiere che Michelle Obama ha rilasciato alla stampa a proposito del territorio fiorentino: “Noi amiamo Firenze – ha detto la moglie del candidato democratico alle primarie Usa - e vorremmo tornarci presto con Barack.
Magari in visita ufficiale”. Il Presidente della Provincia di Firenze ha quindi inoltrato l’invito ufficiale alla signora Obama per una visita a Firenze, “prima ancora che si concluda il ciclo elettorale delle elezioni presidenziali americane”.
Nella sua lettera Renzi scrive: “Abbiamo letto sui giornali di oggi quanto Lei e Barack amiate il nostro territorio. Siamo felici delle espressioni così belle che ha voluto dedicare alla nostra terra. Siamo lusingati da tanta attenzione e dalla circostanza così importante in cui sono state espresse.
Sappiamo che Firenze non appartiene solo a noi, ma appartiene alla storia del mondo. Lo spirito rinascimentale non è solo una materia della storia dell’arte, ma con la sua umanità, la sua genialità e l’amore per la bellezza, rappresenta le radici del meglio che l’Occidente ha saputo costruire in questi secoli”.
Il Presidente della Provincia di Firenze ha poi aggiunto: “Il senso di profondità, di comprensione umana e di valori cui fa riferimento nei suoi discorsi, li ritroviamo nelle nostre stesse radici, quelle di un popolo che ha saputo crescere puntando al talento, alla civiltà e alla partecipazione democratica.
Sentiamo di condividere uno spirito, un approccio alle cose, un sentimento che ci accomuna: quello della sua famiglia nell’amore per Firenze; e da parte nostra la sincera simpatia verso la freschezza e la carica innovativa della democrazia americana. E’ per questa ragione che vorremmo vederla insieme a Obama qui a Firenze”.