A seguito dell’interrogazione del consigliere del Partito Democratico Paolo Londi sulla situazione della stazione ferroviaria di Lastra a Signa, l’assessore ai trasporti e mobilità Cristina Giglioli ha risposto che: “La mobilità dei cittadini per e da Firenze è da alcuni anni al centro delle politiche regionali e provinciali.
Alla Stazione di Lastra a Signa, inaugurata il 17 settembre 2006, fu assegnata la fermata della missione veloce Firenze – Pisa – Livorno, prevedendo un buon utilizzo del servizio, poi confermato dai dati di frequentazione.
Al momento la saturazione della Stazione Firenze SMN non consente l’inserimento di altri servizi e condiziona pesantemente il momento di ingresso e uscita dei treni, pertanto si dovrà aspettare il sottoattraversamento di Firenze che libererà la stazione e i binari di superficie per i servizi regionali e metropolitani.
Per questo motivo è stato ipotizzato un servizio integrativo, da Empoli a Firenze Porta al Prato.
Nel 2006 è stato firmato un protocollo d’intesa tra Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Firenze e RFI per effettuare gli adempimenti necessari. Il futuro servizio prevede una missione oraria (un treno ogni ora per direzione) fra Empoli e Firenze Porta al Prato con fermate nelle stazioni di Montelupo Fiorentino, Lastra a Signa, San Donnino, Piagge.
Così la stazione di Lastra a Signa avrà 2 treni all’ora per raggiungere Firenze e viceversa.
La Regione Toscana prevede di attivare questo nuovo servizio a Dicembre 2008.
La Provincia di Firenze, sottoscrivendo il Protocollo d’Intesa, si è impegnata a ricercare le massime sinergie con i Comuni e a perseguire politiche di integrazione trasportistica tra le varie modalità (treno, tram e bus).
Nei primi mesi del 2008 la Regione Toscana, secondo il processo consolidato con il Memorario, coinvolgerà i soggetti interessati per approntare le attività di progettazione integrata (servizi su gomma, miglioramento accessibilità e servizi alle stazioni, informazione ai cittadini) e anche in questa occasione la Provincia di Firenze, come avvenuto per il Memorario, contribuirà a rendere questo progetto un’opportunità per i cittadini e per il territorio.