Finanziaria regionale 2008: approvata con 42 sì e 15 no

Redazione Nove da Firenze
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19 dicembre 2007 18:35
Finanziaria regionale 2008: approvata con 42 sì e 15 no

Firenze– Dopo il lungo dibattito e in sintonia con interventi e dichiarazioni di voto, l’aula consiliare si è espressa sul Bilancio - per appello nominale – registrando 41 voti favorevoli e 16 contrari. La Finanziaria ha invece ottenuto 42 sì e 15 no. Critiche al Prse 2007-10 sono arrivate dalla consigliera Marcella Amadio di Alleanza nazionale, che ha affermato: “Se andiamo a leggere il Prse nei capitoli riservati ai punti di debolezza vediamo che si continua a ripetere che la carenza infrastrutturale è inferiore alla media nazionale, che la capacità di esportazione subisce una contrazione superiore alla media nazionale e che la Toscana, come spiega anche l’Irpet, perde complessivamente di competitività”.

La Amadio, partendo da qui, ha continuato: “Queste cose non le dice l’opposizione, che potrebbe essere parziale, ma i documenti della Giunta”. In altre parole, ha aggiunto la Amadio, “vengono ripetute le stesse cose senza però poi che si facciano seguire gli atti conseguenti all’individuazione dei punti di debolezza” e “questo bilancio individua delle priorità a cui poi non fornisce risposta”. Per la Amadio, inoltre, in questo piano “non vi è assoluta attenzione alle imprese e allo sviluppo”.

Tanto che la consigliera di An ha così concluso: “L’unica cosa che la Giunta riesce a far bene è tartassare i cittadini con una voracità fiscale che si va a sommare a quella del Governo”. Secondo Annamaria Celesti, consigliera di Forza Italia, il Prse 2007-10 non è attento ai bisogni e alle questioni delle fasce più deboli. Dopo aver criticato l’intervento della consigliera Pugnalini del Pd, la Celesti ha affermato che “in Toscana manca l’accessibilità ai servizi da parte delle fasce più deboli” e che “la popolazione, per invecchiare bene, ha invece bisogno di prevenzione”.

Un punto debole delle politiche regionali, secondo la Celesti, è che si investe di più in assistenza ospedaliera piuttosto che in quella territoriale. Purtroppo, ha aggiunto, “per il 2008 si prevede un’ulteriore diminuzione dell’investimento complessivo”. Da qui la Celesti ha chiesto di “passare dalle parole ai fatti” e ha proposto che la Giunta regionale utilizzi i surplus economici ed i residui non spesi per aiutare le famiglie bisognose ed incentivare le politiche territoriali, socio-sanitarie e formative.

Marco Carraresi, capogruppo dell’Udc, ha detto di condividere le critiche avanzate dalla consigliera Celesti e ha chiesto che “il tesoretto di 550 milioni di euro che la Regione si trova nella propria disponibilità sia utilizzato a favore delle fasce più deboli”. Ha precisato Carraresi: “In quest’Aula vorrei sentire l’impegno, da parte della Giunta, ad investire questo tesoretto nel fondo della non autosufficienza”. Secondo Carraresi è infatti importante usare i residui non spesi e gli extragettiti in questo modo.

Carraresi ha inoltre chiesto che, dal prossimo anno, si torni a discutere e votare il bilancio regionale, com’era fino a qualche anno fa, dopo che in Parlamento c’è stato il voto e la discussione sulla Finanziaria nazionale. Il capogruppo di Forza Italia, Maurizio Dinelli, ha esordito affermando che “mentre il governo di Romano Prodi, con la decadenza del decreto sulla sicurezza, tradisce le aspettative degli italiani, Forza Italia chiede alla Giunta regionale toscana di raddoppiare da 2 milioni e mezzo a 5 milioni di euro le risorse regionali per il 2008 sulla legalità e sulla sicurezza”.

Dinelli ha affermato che “la cronaca evidenzia come la microcriminalità sia sempre più la questione strategica per le nostre comunità” e “il buonismo di certi atteggiamenti ideologici o di convenienza sta alimentando un clima di far west che semina paura fra i cittadini e rischia di minare alle fondamenta il patto sociale di solidarietà e di buona convivenza cha da sempre ha caratterizzato le nostre città”. Ha aggiunto Dinelli: “Contro tutto ciò, che a livello nazionale impone il dietrofront al Governo, Forza Italia chiede una maggiore attenzione e un rinnovato impegno alla Regione”.

Dinelli ha inoltre puntato il dito sulle “mancanze delle politiche regionali” in tema di infrastrutture. Ha affermato il capogruppo di Forza Italia: “La Giunta toscana promette velocizzazione del sistema esistente, interventi, ammodernamenti, nuove vie di comunicazione, ma poi non mantiene nulla ed anzi crea e alimenta una situazione incomprensibile”.
E’ stato l’assessore al Bilancio regionale, Giuseppe Bertolucci, a chiudere il dibattito, chiarendo subito: “Due parole sintetizzano questo bilancio 2008, solidarietà e sviluppo, e il nostro progetto è far sì che in alcuni anni si possano offrire servizi domiciliari o nelle case di cura a tutti gli anziani non autosufficienti della Toscana”.

L’assessore ha spiegato che “su 9 miliardi che spenderemo nel 2008, più di 4 saranno destinati agli investimenti”. E poi: “Non abbiamo inoltre aumentato le tasse, Irap e bollo auto rimangono fermi, e se non abbiamo abbassato l’addizionale Irpef, come ad esempio la Lombardia, è perché da noi l’aliquota dell’addizionale è da sempre quella minima imposta dallo Stato, al di sotto della quale non si può scendere”. A questo proposito, Bertolucci ha affermato: “Se negli ultimi anni avessimo applicato ai toscani le stesse aliquote di addizionale Irpef della Lombardia, avremmo chiesto ai toscani qualcosa come 100 milioni di tasse in più ogni anno per sette anni”.

Bertolucci ha quindi affermato che “per il 2008 la Regione avrà a disposizione 9 miliardi di euro e di questi ben 4 miliardi e 229 milioni sono destinati agli investimenti, in particolare 2 miliardi e 115 milioni all’economia, un miliardo e 56 alle infrastrutture, alle strade, alla ricerca e all’innovazione, agli investimenti dall’estero da attrarre e all’export da aiutare, circa 926 milioni alle famiglie, all’infanzia e agli asili nido, 102 milioni allo sviluppo sostenibile e all’ambiente compresi i rifiuti, 30 milioni alla Pubblica amministrazione per renderla più efficiente e trasparente”.

Un altro punto che porterà un risparmio di risorse economiche, secondo quanto affermato da Bertolucci, è infine l’ulteriore compressione di spese relative al funzionamento della macchia regionale a partire dalla riduzione delle consulenze esterne e dalla riorganizzazione dell’insieme di organi ed enti che ruotano attorno alla Regione stessa. Nel suo breve intervento di replica, il presidente della Giunta regionale Claudio Martini ha voluto sottolineare tre questioni: innanzitutto che questo è il primo bilancio che viene votato con l’apporto di Rifondazione Comunista ed è dunque l’atto in cui si realizza compiutamente l’allargamento della maggioranza.

“Se devo fare un bilancio del lavoro della Giunta in questa fase – ha detto Martini – devo dire che stiamo lavorando con armonia e impegno”. Ancora, secondo il presidente mai come quest’anno il lavoro al tavolo di concertazione sul bilancio è stato “così positivo, soddisfacente e di grande convergenza di tutte le parti sociali”. Infine, con questo bilancio si apre una fase di lavoro molto importante che si svilupperà nei prossimi mesi, e che porterà all’approvazione di atti come il piano energetico, il piano sanitario, il piano per la non autosufficienza.

“La discussione di ieri ci ha fatto capire che la fase che si apre sarà tesa e impegnativa – ha concluso il presidente -. Dal canto suo la Giunta farà la sua parte per favorire un clima utile e positivo”. In fase di dichiarazione di voto Alberto Magnolfi (Fi), preannunciando il voto negativo del suo gruppo, ha osservato che “il dibattito è stato senza emozione né novità, la replica preconfezionata: insomma la foto di un dialogo tra sordi. La Giunta ha presentato un bilancio di puro continuismo, che prosegue una stagione opaca, in cui c’è difficoltà a riconoscere i nuovi impulsi e le tensioni che attraversano la nostra regione, la quale si appresta a fare da capofila della stagnazione italiana”.
“Come socialisti ci sentiamo impegnati a sviluppare il programma di legislatura, e questo bilancio sviluppa coerentemente le linee del Prs e fissa obiettivi operativi da conseguire”.

Questo il giudizio di Pieraldo Ciucchi (Sdi), il quale ha annunciato il voto positivo del suo gruppo. Fra i grandi temi da affrontare, Ciucchi ha ricordato la questione dell’energia.
Secondo Giuseppe Del Carlo (Udc) essendo davanti al bilancio di metà legislatura era lecito aspettarsi da parte della Giunta un bilancio delle cose fatte e di quelle da fare. Così non è stato, e “abbiamo notato slittamenti degli investimenti in settori cruciali come le infrastrutture e gli aiuti alle imprese”.

Ancora una volta, ha detto Del Carlo, dichiarando il voto negativo del suo gruppo, ci troviamo davanti agli annunci, alle promesse ma non ai fatti concreti.
“Il voto negativo di An è legato alla considerazione generale che anche stavolta invece di dare una risposta ai problemi di questa regione si è scelto di disperdersi in interventi polverizzati, ambulatoriali, che hanno il solo scopo di accontentare tutti”. Questo il parere di Roberto Benedetti (An), il quale ha espresso un giudizio negativo anche per il comparto dell’agricoltura, in cui i fondi vengono distribuiti in tutti i settori senza tutelare a dovere le produzioni caratteristiche toscane.
Luciano Ghelli (Comunisti italiani) ha ricordato che in contemporanea con i cinque morti sul lavoro di ieri e la notizia, oggi, del sesto operaio delle acciaierie di Torino deceduto, il Consiglio ha deciso di accorciare la durata della Commissione lavoro.

“Qualcuno dovrebbe fare autocritica – ha commentato Ghelli – per questa iniziativa improvvida”. Secondo il capogruppo dei Comunisti italiani il tema del lavoro, della precarizzazione, della sicurezza dovrebbe essere il tema prioritario da affrontare nei prossimi mesi.
Negli ultimi interventi per dichiarazioni di voto il capogruppo del Pd Alberto Monaci aveva parlato di quadro sostanzialmente positivo in merito al Bilancio e di sobrietà dei contenuti della Finanziaria, quindi di difficoltà gestite con rigore e senso della realtà.

Ringraziando la Giunta per aver tenuto conto delle indicazioni del Consiglio, Monaci si è infine augurato che la manovra possa portare risultati positivi.
Per Marco Cellai (An) invece, che ha invitato a non sottovalutare la problematica dei residui, “l’allargamento della maggioranza ha partorito il topolino della misera continuità”, da qui il giudizio negativo per l’assenza di rinnovamento e la definizione di “Bilancio inaccettabile e punitivo nei confronti dei cittadini toscani”.

Monica Sgherri (Prc), che ha parlato a nome del proprio gruppo e di quelli di Sinistra democratica, Verdi e Comunisti italiani, ha apprezzato la scelta di novità, ovvero la forte caratterizzazione sociale, rappresentata dal fondo per la non autosufficienza. La consigliera ha infine giudicato positivamente l’impegno dell’assessore, per allineare il Pdef ed il Bilancio vero e proprio. L’aula, prima di procedere alla votazione sulla Finanziaria, ha approvato un odg (a firma di Ciucchi, Ghelli, Lupi, Monaci, Petraglia e Sgherri), presentato dai gruppi di maggioranza, che impegna la Giunta a proseguire nel processo di razionalizzazione della spesa di funzionamento e riordino dell’ente regione; a destinare al progetto per la non autosufficienza l’eventuale quota di incremento reale; a prendere le necessarie iniziative per favorire la realizzazione degli investimenti previsti dal Dpef ed a rendere esecutivi a partire dai primi mesi del 2008 i programmi operativi regionali.

L’approvazione del Bilancio, invece, votato per appello nominale, è stata preceduta dalla presentazione di sei ordini del giorno presentati dai gruppi di minoranza, che sono stati respinti dall’aula.

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