Se confermata la notizia è di quelle che difficilmente passeranno inosservate, soprattutto in una piazza come Firenze.
Il Giornale della Toscana, infatti, riporta la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati (accusa di omicidio preterintenzionale) di due ex primari ed un ex allenatore della Fiorentina nell’ambito dell’inchiesta sulla morte dell’ex calciatore Bruno Beatrice.
Nella foto la figlia di Bruno Beatrice, Claudia.
L’indiano, come era stato soprannominato Beatrice, giocò a Firenze nella prima metà degli anni Settanta.
Dopo altre esperienze in squadre minori e terminata la carriera sportiva gli fu diagnosticata una leucemia linfoblastica acuta, malattia che nel volgere di ventiquattro mesi lo condusse alla morte. Aveva soltanto 39 anni.
Nel 2005 la Procura di Firenze, su richiesta della vedova di Beatrice, Gabriella Bernardini, ha aperto un’indagine sulla morte del calciatore ipotizzando che possa essere stata determinata dall’abuso di farmaci impiegati per recuperare dai vari infortuni subiti nel corso della carriera agonistica.
In particolare l'attenzione si è concentrata su un trattamento a base di raggi Roetgen utilizzato per curare una pubalgia.
Ma quella di Bruno Beatrice non è l’unica morte sospetta nel mondo del calcio. E oltre alla Procura di Firenze anche quella di Torino sta portando avanti delle indagini (in particolare sul fenomeno Sla, la sclerosi laterale amiotrofica, che sembra infierire particolarmente sulla popolazione degli ex calciatori).