“L’Eclissi”, il nuovo disco uscito il 23 novembre, è un album fluido, ritmicamente avvolgente, stilisticamente ambizioso, per il quale il gruppo ha intrecciato in modo originale strumenti e tecnologia. I suoni sono molto curati, l’impasto è più che mai caldo e potente. Questa attenzione per l’estetica sonora, tuttavia, non ha precluso la necessità di trattare temi attuali (talvolta scottanti nei testi delle canzoni) come in “Canenero” (dove la violenza sui minori è l’argomento portante), “Piombo” (dedicata a Roberto Saviano, “l’autore di Gomorra”, e al suo coraggioso lavoro), “Ali Scure” (dove la guerra viene vista da sotto, dove arrivano le bombe), “Alta voracità” (dove la mancanza di futuro viene raccontata in quattro differenti quadri) e poi ancora “Veleno”, “Alibi”, “Stagno” (dove sono i sentimenti a bassa temperatura che producono reazioni violente, escoriazioni o peggio ancora apatia) e “Quattrodieci” (dedicata alla scomparsa di una persona molto importante).
I Subsonica de “L’Eclissi” non puntano il dito contro il loro tempo, al contrario sono interpreti appassionati, immersi con i propri suoni nel presente che intendono raccontare.
L’album è stato realizzato interamente dalla band negli studi torinesi di Casasonica.
La produzione come la registrazione è stata curata da Max Casacci, insieme ad Ale Bavo (musicista e produttore dell’etichetta Casasonica) con la stretta collaborazione di tutti i membri del gruppo. Il mixaggio è nuovamente opera di Max con la collaborazione di Condimix (tecnico di Casasonica) e la supervisione, in alcuni brani, dell’amico, tecnico e produttore Carlo Rossi.
Luca Ragagnin ha fornito come di consueto supervisione e collaborazione ai testi. L’album è stato masterizzato a New York da Leon Zervos.