Firenze, 14 novembre 2007- Un andamento stagionale anomalo, l’annata di scarica (ovvero la diminuzione di produzione che si alterna a due stagioni olivicole caratterizzate da livelli quantitativi mediamente buoni) e gli attacchi di mosca olearia, sono le cause principali del calo che contraddistingue la produzione olivicola in corso. La minore quantità di olive e quindi di olio è però disomogenea per le diverse aree olivicole toscane; questo è imputabile sia ad una ridotta produzione sia agli attacchi della mosca olearia che hanno colpito in maniera minore le province di Arezzo, Prato e Grosseto rispetto alle altre province.
Il monitoraggio da parte dell’Arsia su tutto il territorio regionale sta proseguendo per l’intero periodo della raccolta. A partire dall’autunno 2006 e fino alla primavera inoltrata le temperature sono state generalmente più elevate rispetto alle medie degli ultimi dieci anni, in particolare l’andamento caldo e siccitoso delle prime tre settimane di aprile ha favorito un anticipato sviluppo della mignola sulle piante e l’inizio della fioritura, osservata un po’ ovunque già verso la fine del mese con circa 15 giorni di anticipo rispetto ai tempi ordinari.
Successivamente, una sequenza di eventi meteorologici manifestatisi dalla fine del mese di aprile fino alla fine della seconda decade di maggio hanno presumibilmente determinato un’allegagione limitata rispetto alla fioritura abbondante che le piante avevano mostrato: una sensibile e repentina diminuzione delle temperature nell’ultima settimana di aprile (inizio fioritura) su tutta la regione con valori medi di riduzione fino a 6° C; un periodo con piogge persistenti e mediamente di elevata intensità a carattere temporalesco (fino a 60 mm in 24 ore) nella prima settimana di maggio; una nuova diminuzione della temperatura con valori medi di riduzione fino a 5° C nella terza settimana di maggio (piena fioritura – inizio allegagione).
Nei mesi di giugno e luglio poi, le piogge sono state scarse o totalmente assenti determinando quindi una condizione di ridotta disponibilità di acqua nel terreno.
La situazione fitosanitaria ha condizionato la campagna olearia 2007, in particolare si è manifestata una precoce infestazione di mosca delle olive in tutte le aree olivicole della nostra regione.
Il fattore principale è da attribuire all’andamento meteorologico dei mesi autunnali e invernali, che hanno consentito la sopravvivenza di un numero maggiore di forme svernanti dell'insetto limitandone la mortalità naturale. Inoltre anche il fatto che negli ultimi anni cresce l’abitudine a non raccogliere completamente le olive in tutti gli appezzamenti ma solo in quelli più produttivi, favorisce la permanenza di forme vitali di mosca da un anno ad un altro. Il monitoraggio realizzato da Arsia, in collaborazione con le Associazioni degli Olivicoltori, nell'ambito del servizio Agroambiente.info, basato sul controllo settimanale di oltre 250 punti di monitoraggio diffusi su tutto il territorio regionale ha evidenziato che, salvo poche eccezioni, le infestazioni sono iniziate generalmente a inizio di luglio, più precocemente rispetto alla media sia per quanto riguarda le province litoranee che per quelle interne dove invece di solito la prima generazione si sviluppa nella seconda metà di agosto.
Nella maggior parte delle aree olivicole regionali la percentuale di infestazione attiva ha superato la cosiddetta soglia di intervento del 10%, a partire da inizio luglio, rendendo fino da quel momento economico ed indispensabile l'avvio dei trattamenti previsti dalle varie strategie di lotta alla mosca olearia. Il servizio Agroambiente.info con la rete di tecnici che operano sul territorio, oltre ad un sistema di imprese ormai pronto ad affrontare anche le difficoltà, ha fatto sì che questo attacco di mosca sia stato in alcuni casi contrastato con strategie di lotta sia biologica che integrata, limitando i danni.