Cambiamenti climatici: 45,8 mm acqua in un'ora a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 giugno 2007 18:50
Cambiamenti climatici: 45,8 mm acqua in un'ora a Firenze

Sono i dati della protezione civile fiorentina, diffusi dalla Provincia, sul maltempo che si è abbattuto sul capoluogo ieri. Alle dieci squadre operative a Firenze si sono aggiunte squadre di pompieri provenienti da Siena, Prato e Pistoia. Il maltempo ha causato alcuni incidenti stradali e traffico piu' intenso del solito lungo i viali. Temporali record come questo accadono ogni trent'anni. Per spiegare l'andamento a singhiozzo della stagione il direttore dell'Istituto di biometeorologia Ibimet-Cnr di Firenze, Giampiero Maracchi, dice che ci dovremo sempre più abituare a queste improvvise manifestazioni climatiche perché i guasti climatici portano a brusche variazioni di condizioni meteo (sole-pioggia).
“Il problema dei cambiamenti climatici deve stare al primo posto nell’agenda politica internazionale, nazionale e regionale.

Nonostante i continui campanelli d’allarme si continua ad ignorare il problema ambientale e dei cambiamenti climatici. Purtroppo con stupore ci troviamo ancora una volta a commentare l’ennesimo ritardo nel rispetto del protocollo di Kyoto e una politica internazionale che continua a rimandare questioni così fondamentali per il presente e il futuro. Il tutto nonostante gli appelli continui di molti leader mondiali”. Così Erasmo D’Angelis (Margherita), Presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale, interviene sul problema del clima impazzito e dei mutamenti climatici rispetto anche alle notizie che arrivano dal G8 di Heiligendamm.
“Sono problemi che riguardano anche noi – spiega D’Angelis – quello che è successo ieri a Firenze ne è la conferma.

La città non ha bisogno di un inutile rimpallo di responsabilità, ognuno si prenda le proprie e intervenga. La prevenzione dev’essere la principale regola, i cittadini devono avere risposte certe, occorre una manutenzione del territorio e delle pubbliche condutture per lo smaltimento delle acque. I rimpalli di responsabilità danneggiano la politica e soprattutto i cittadini che non ne possono più di assistere a questo spettacolo”.
“Il Partito Democratico – continua il consigliere Dl – sa già qual è la sua priorità, quello che tutti consideriamo il problema dei problemi e cioè la grande catastrofica minaccia dei mutamenti climatici.

A livello nazionale ma anche in Toscana dobbiamo non limitarci agli appelli ma mettere in campo politiche di governo e risorse per ridurre le emissioni di gas serra in atmosfera e la dipendenza dal petrolio, puntare sull'efficienza energetica e sulle energie pulite, sull'ambiente con le sue urgenze come la lotta contro l'abusivismo e le ecomafie, la tutela della biodiversità e della natura, contrastare con decisione il dissesto idrogeologico a partire dall’insicurezza idraulica dell’Arno e la morsa dell'inquinamento nelle nostre città.

Solo così – conclude D’Angelis - apriremo davvero porte e finestre del Partito Democratico per renderlo vincente, attraente e soprattutto utile, cancellando dall’agenda politica questo “buco” che è davvero incomprensibile”.
"Quanto accaduto ieri con gli allagamenti in città potrebbe succedere di nuovo perché il piano per la stasatura dei pozzetti e dei tombini è inadeguato. Su un totale di 55.000 pozzetti annualmente ne sono puliti circa 20.000". E' quanto afferma il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi dopo i disagi avvenuti in città a seguito del nubifragio di ieri.

"Fino al 2003 - ha detto ancora il consigliere Toccafondi - questo servizio era gestito e assicurato da Quadrifoglio Spa e il costo per i cittadini era di 1.200.000 euro. Al 2003 il Comune ha deciso di affidare lo stesso servizio a Pubbliacqua Spa che a sua volta lo ha affidato alla 'Società Manutenzione Ambientale Urbana - M.A.U.', azienda partecipata anche da Pubbliacqua e Quadrifoglio, nel cui consiglio di amministrazione, come riportato dalla pagina web del sito di Pubbliacqua, siede Claudio Del Lungo, assessore all'Ambiente del Comune di Firenze".

"Per il servizio a Publiacqua e quindi a M.A.U. - ha concluso il consigliere Toccafondi - è sempre prevista una spesa di 1.200.000 euro, costo rimesso ai cittadini in tariffa. Da gennaio del corrente anno si scopre che la pulizia dei tombini non è più fatta dalla società M.A.U. in quanto posta in liquidazione. Pertanto c'è da chiedersi se è stata assicurata dall'inizio dell'anno a oggi la pulizia, ordinaria e straordinaria, dei pozzetti. C'è anche da chiedere se il corrispettivo di 1.200.000 euro è stato dall'ATO incassato dai cittadini tramite la tariffa e versato a Publiacqua per l'effettuazione del servizio".

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza