A causa del maltempo che ha colpito Firenze stamattina, la manifestazione indetta dal Comitato fiorentino contro il sottoattraversamento della Tav ha lasciato il posto ad un presidio sotto il loggiato di Piazza della Libertà ed è stata rinviata a sabato prossimo 12 maggio. Erano comunque presenti circa 200 persone, con bandiere e cartelli, del Comitato e di WWF, di RossoVerde e di Italia Nostra. Variegata la partecipazione istituzionale e cittadina: consistenti le rappresentanze di Unaltracittà/Unaltromondo, di Rifondazione Comunista, dei Verdi, del Comitato in difesa della Costituzione, dei centri sociali, nonché dei No Tav del Trentino, giunti appositamente a Firenze.
Il maltempo non ha spento lo spirito dei manifestanti che hanno espresso un segnale tangibile di insofferenza contro il progetto di sottoattraversamento. Tutto lascia presagire che alla manifestazione, rinviata a sabato prossimo ci saranno molte più persone e che la manifestazione aiuterà ad alimentare la protesta contro la realizzazione di un progetto che non può non lasciare esterrefatti.
I periti nominati dalla Procura della Repubblica per la stima dei danni ambientali subiti dal territorio del Mugello per i lavori della TAV hanno concluso il loro lavoro valutando tali danni in una cifra compresa fra i 623 e i 1.174 milioni di euro, con un dato attendibile - considerato prudenziale agli stessi periti - di circa 741 milioni di euro, una cifra nettamente superiore ai 53 milioni previsti dal Ministero per l'Ambiente per il risarcimento ambientale.
Questa stima si è resa necessaria in conseguenza del processo in corso dal 2004 contro titolari di imprese e dirigenti del consorzio CAVET o di altre aziende cui erano stati affidati lavori in subappalto, processo che ha fatto seguito alle indagini avviate dalla Magistratura fiorentina e che avevano portato nel 2001 al sequestro dei cantieri CAVET.
A questo proposito i consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista chiedono al Presidente della Provincia ed all'Assessore competente di rispondere.