Livorno, 21 marzo 2007 - Il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi ha richiesto formalmente al Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio (che ne ha la titolarità) di attivare l’azione di risarcimento del danno economico e del danno ambientale derivante dall’incidente della Chemstar Eagle, la nave chimichiera che nella notte di domenica ha sversato 9 tonnellate di olio combustibile nel mare di Livorno. Ma mentre è possibile quantificare la cifra necessaria per pulire lungomare e monumenti, per una valutazione complessiva del danno (che deve prevedere anche il fondo del mare) bisognerà attendere le indagini subacquee che verranno svolte da personale ICRAM (Istituto centrale di ricerca applicata al mare).
Per quanto riguarda la parte di terra pubblica, la stima ad oggi è di 142.000 Euro, cifra che riguarda esclusivamente le parti comunali investite dal prodotto: la Bellana, la Terrazza Mascagni e la passeggiata, la Chiesa di S Jacopo, fino al paramento a mare retrostante la Baracchina Rossa.
Tutte zone che sono oggetto, fin dal lunedì mattina, di approfondita pulizia da parte della ditta specializzata Labromare, incaricata dal Comune con l’intento di ripristinare quanto prima le condizioni originarie ed eliminare l’inquinamento.
Attualmente la ditta, coadiuvata dai tecnici del Comune di Livorno , è intenta a pulire ornamenti, colonnine, parapetti, oltre alla pavimentazione della Terrazza Mascagni. L’intervento è proceduto speditamente nonostante il maltempo di ieri, e si concluderà con ogni probabilità entro giovedì 29 marzo.