Firenze, 6 giugno 2007- Più attenzione agli aspetti ambientali e alle rotazioni per le aziende biologiche toscane. Sono state studiate ai raggi X cinque aziende biologiche della regione, all’interno del progetto di ricerca triennale promosso dall’Arsia con bando pubblico, “Agricoltura biologica e biodinamica toscana finalizzata alle produzioni vegetali”, i cui risultati sono stati presentati a San Piero in Grado (Pi), presso il Centro interdipartimentale di ricerche agro-ambientali “Enrico Avanzi” (Ciraa) dell’Università di Pisa.
La Toscana conta attualmente 3mila aziende convertite alle tecniche di agricoltura biologica per una superficie di 100mila ettari, pari al 13 per cento della superficie agricola utilizzata regionale. <
CE 2092/91), con una particolare attenzione agli aspetti di tutela ambientale>> E’ emerso, che alcuni aspetti tecnici, connessi alla gestione dei terreni e alla valorizzazione della sostanza organica hanno importanti legami con la quantità e la qualità delle produzioni. <
Questo perchè l’azienda ha raggiunto un equilibrio di sistema maggiore che si traduce in un maggior accumulo di sostanza organica ed un maggior controllo delle malerbe e delle fitopatie>>.
Nel 2002 sono state promosse e finanziate dall’Arsia due progetti di ricerca sul biologico, l’una per la zootecnia, l’altra, appunto, dedicata al comparto vegetale, per un impegno finanziario complessivo di 310mila euro.
Una specifica attenzione, infine, sul ruolo delle aziende biologiche a favore della sostenibilità ambientale. In particolare la progettazione di infrastrutture ecologiche (siepi, strisce inerbite, prati stabili, ecc), insieme ad una particolare attenzione alle rotazioni è indispensabile per garantire la biodiversità, animale e vegetale, facendo comunque riferimento agli aspetti qualitativi e produttivi.
Il progetto di ricerca è stato coordinato da Aiab Toscana, con il supporto scientifico dell’Università di Firenze (Disat), del Ciraa, del Consozio toscano produttori biologici, di Assobio Toscana e di Cipa-at della Cia Toscana.