Massa, 30 maggio 2007 - Si terrà a Marina di Massa sabato 2 e domenica 3 giugno prossimi, presso l'ostello Turimar, il settimo convegno nazionale dei Gas, i Gruppi di Acquisto Solidali, associazioni di famiglie e di singoli che si auto-organizzano per acquistare collettivamente merci di qualità, privilegiando i piccoli produttori del territorio in cui il singolo Gas agisce, produzioni biologiche e tradizionali e forme di commercio eque e solidali. Oggi in Italia sono ufficialmente censiti 338 Gas, in costante aumento.
Un Gruppo di Acquisto Solidale è un insieme di persone che decidono di incontrarsi per acquistare collettivamente, direttamente dai fornitori, prodotti (alimentari e non) di uso comune, da ridistribuire poi all'interno del gruppo. La scelta del fornitore è fatta privilegiando la produzione biologica, locale, equa, etica ed eco-compatibile (cioè rispettosa dell’ambiente e dei lavoratori). La convinzione del Gas è che ciascuno possa dare una mano a migliorare il mondo partendo anche dal carrello della spesa.
Dietro a questo gesto quotidiano si nascondono infatti problemi di portata planetaria: inquinamento, spreco di risorse non rinnovabili, sfruttamento dei minori e dei lavoratori, speculazioni pubblicitarie. Alla base della scelta di formare un Gas vi è una critica profonda verso il modello di consumo e di economia globale e quindi la ricerca di un’alternativa praticabile da subito. L'esperienza dei Gruppi di Acquisto Solidali è nata da una riflessione sulla necessità di un cambiamento profondo dello stile di vita del nord del mondo.
Come tutte le esperienze di consumo critico, anche questa vuole immettere una «domanda di eticità» nel mercato, per indirizzarlo verso un'economia che metta al centro le persone e le relazioni. La storia dei gruppi d'acquisto solidali in Italia inizia nel 1994 con la nascita del primo gruppo a Fidenza. Nello stesso periodo si diffonde in Italia l'operazione "Bilanci di Giustizia", lanciata a fine '93, che chiede alle famiglie di verificare sul proprio bilancio l'incidenza delle modifiche allo stile di vita.
Nel 1996 viene pubblicata dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Pisa la prima "Guida al Consumo Critico", con informazioni sul comportamento delle imprese più grandi per guidare la scelta del consumatore: l'ampio elenco di informazioni documentate sulle multinazionali accelera il senso di disagio verso il sistema economico, la produzione e la distribuzione dominanti e stimola la ricerca di alternative. Nel 1997 nasce la rete dei gruppi d'acquisto, allo scopo di collegare tra loro i diversi gruppi, scambiare informazioni sui prodotti e sui produttori, e diffondere l'idea dei gruppi d'acquisto.
Questa esperienza è ora in fase di crescita, sia per la creazione di nuovi gruppi che per la sua visibilità.
Titolo del settimo convegno nazionale, che si svolgerà all'ostello Turimar di Marina di Massa, sarà "Dai Gas ai distretti di economia solidale".
Il convegno sarà articolato in gruppi di lavoro che affronteranno vari temi. Il gruppo Energia si occuperà del progetto di acquisto collettivo di energia pulita come primo passo verso l'autoproduzione territoriale. Il gruppo Tessile approfondirà il tema del "vestire critico" per arrivare ad accordi non episodici con i produttori di varie filiere (cotone, canapa, lino, lana).
Un gruppo si occuperà del tema dei produttori che servono anche la grande distribuzione a partire dall'eperienza dei Monaci di Lanuvio che hanno recentemente deciso di cessare i rapporti commerciali con la grande distribuzione e del consorzio Goel che intende attivare un circuito nazionale di distribuzione dei prodotti delle cooperative sociali.