Presentata questa mattina un’iniziativa biologica contro la proliferazione delle zanzare; le bat-box cassette-nido per pipistrelli progetto proposto dal Museo di Storia Naturale “La Specola” a cui l’amministrazione ha aderito.
I tradizionali metodi che fanno uso di prodotti chimici e biologici contro la proliferazione di zanzare, messi in campo dall'Amministrazione Comunale in questi anni, saranno affiancati da un’ulteriore iniziativa del tutto biologica, che vedrà protagonisti i pipistrelli.
Il progetto delle casa per pipistrelli è stato realizzato dall'Università di Firenze e sperimentato, con risultati positivi, a Fiesole e in altri Comuni della Toscana dalla scorsa estate.
Il museo di storia naturale “La Specola” di Firenze sta promuovendo questo rimedio alternativo e completamente biologico anche per preservare la specie dei chirotteri (pipistrelli) che negli ultimi anni a causa dell’inquinamento e dei cambiamenti strutturali delle case sono notevolmente diminuiti; a tale diminuzione è in parte da ascrivere l’aumento degli insetti presenti nel territorio tra cui le fastidiose zanzare. Gli stessi ricercatori della Specola hanno voluto “sfatare” la errata consuetudine di considerare i pipistrelli animali pericolosi.
Nei prossimi giorni chiunque fosse interessato potrà richiedere queste cassettine per pipistrelli direttamente presso l’ufficio ambiente del Comune di Pontassieve, ogni Bat-box può ospitare una piccola colonia di pipistrelli e, considerando che ogni animale arriva a mangiare fino a 2000 zanzare (e altri insetti) per notte, gli effetti benefici della loro presenza dovrebbero essere facilmente percepiti dalla popolazione.
“Lo scopo di questa iniziativa è di reintrodurre i competitori biologici delle zanzare" – spiega l’assessore alle politiche ambientali Alessandro Sarti – Questo sistema si affianca, in maniera completamente naturale e senza alcun problema, a tutte le altre iniziative pubbliche e private per limitare la presenza e quindi i fastidi legati alla zanzara.
Si ricorda che la molteplicità dei possibili habitat di sviluppo riscontrabili sul territorio comunale, conferisce al problema caratteristiche di complessità affrontabile necessariamente con la collaborazione di tutti i cittadini, dal momento, anche, che la massima parte dei possibili habitat di sviluppo risiede in aree di competenza privata.
Al tale scopo si raccomanda di evitare l'abbandono di oggetti e contenitori, di qualsiasi natura e dimensione, ove possa raccogliersi acqua piovana. Svuotare e pulire i contenitori utilizzati all'interno delle proprietà private (sottovasi, secchi, annaffiatoi, bidoni, ecc.) almeno una volta ogni 5-6 giorni, disperdendo l'acqua sul terreno. Nel caso in cui sia indispensabile fare uso di riserve d’acqua in contenitori per l’irrigazione, questi debbono essere coperti con zanzariere ben tese o con coperchi a tenuta ermetica.
In ultima cosa trattare con prodotti di sicura efficacia larvicida i ristagni di acqua non eliminabili.