15 maggio 2007- Presentata questa mattina, a Siena presso la sede della Banca di Monteriggioni la manifestazione di Cantine Aperte, un vero e proprio viaggio all’insegna dei tesori enogastronomici della Toscana. Domenica 27 maggio, infatti, sarà una giornata interamente dedicata alla XV edizione dell’evento più importante che si svolge in Italia con protagonisti il vino, la sua gente e i suoi territori. La manifestazione, organizzata dal Movimento Turismo del Vino, l’Associazione nata nel 1993 da Donatella Cinelli Colombini che opera senza fini di lucro con lo scopo di promuovere le visite dei luoghi di produzione del vino, al fine di accrescerne il prestigio e creare prospettive di sviluppo economico, prevede appuntamenti a partire dalle 10 e fino alle 20.
Alla conferenza erano presenti il presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana Alessandro Gallo e la fondatrice dell’Associazione Donatella Cinelli Colombini.
A fare gli onori di casa della banca di Monteriggioni, sponsor per la stampa delle cartine, sono stati Francesco Berrettini Ufficio Sviluppo della banca, Paolo Vigni responsabile Commerciale e Marketing operativo della Banca di Monteriggioni, Roberto Mugnaini, Direttore Generale della Banca di Monteriggioni e Carlo Rossi, Responsabile della Segr. Affari Generali.
“ Da pochi mesi sono entrato a far parte della grande famiglia del Movimento Turismo del Vino – dichiara il presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana, Alessandro Gallo – direttore di Castello d’Albola, mi sono subito impegnato nell’organizzazione di Cantine Aperte, il nostro appuntamento più importante.
Fresco di nomina come sono, voglio impegnarmi a portare avanti le numerose iniziative promosse finora dal Movimento, a perseguire la strada intrapresa dai miei predecessori per un miglioramento continuo del servizio di assistenza ai visitatori, così da far diventare sempre di più le nostre cantine, quei gioielli di accoglienza ai quali pensava Donatella Cinelli Colombini quando fondò l’Associazione nel 1993. Ritengo, inoltre, necessarie – continua il presidente - delle comuni strategie di promozione per portare sempre più enoturisti ad assaggiare i nostri vini e per continuare a proporre, rinnovate nei contenuti, le manifestazioni già consolidate organizzate dalla nostra Associazione.
Stiamo valutando l’opportunità di organizzare in Toscana una manifestazione anche per l’inverno, periodo tradizionalmente di bassa stagione, rivolta soprattutto al target giovanile”.
Cantine Aperte rappresenta il primo segnale di apertura, dialogo e contatto diretto con la possibilità di fare un’esperienza di grande interesse culturale e valore umano.
Un’occasione, quindi, per tuffarsi nel gusto dell’enogastronomia in romantica compagnia, lontani dall’impegni giornalieri, oppure con una vecchia o nuova comitiva.
Da non sottovalutare, infatti, il grande apporto dei giovani che ogni anno contribuiscono alla vitalità di Cantine Aperte e delle innumerevoli iniziative di cultura gastronomica ed artistica.
Donatella Cinelli Colombini, fra le principali artefici della ideazione e del successo di Cantine Aperte, per festeggiare il quindicesimo compleanno della manifestazione ha organizzato, per domenica 27 maggio, al Casato Prime Donne (tel. 0577 849421) a Montalcino e alla Fattoria del Colle (tel. 0577 662108) a Trequanda, un’esposizione di capi della tradizione country toscana e la presentazione del libro di Luca Bianchini che, in parte, è proprio ambientato nei suoi vigneti.
“Il turismo del vino in Italia si è sviluppato a partire dal 1993, oggi è un comporto economico con un giro d’affari di due miliardi e mezzo di Euro all’anno – afferma Donatella Cinelli Colombini, ideatrice del Movimento, di Cantine Aperte e autrice del libro Il Marketing del Turismo del Vino (ed.
Agra Editrice, pag 160, 20 euro). Il turismo del vino, afferma, moltiplica per cinque il valore di ogni bottiglia acquistata dai visitatori ma ha logiche e regole senza le quali difficilmente produce profitti. Un esempio per tutti: Montalcino 140.000.000 Euro di fatturato vinicolo di cui il 15% venduto in zona che genera cento milioni di business turistico. Questo è il potenziale del turismo del vino, un’economia parallela che può quasi raddoppiare il giro d’affari di un distretto enologico.
Un turismo, continua, che può dare molto alle zone agricole e soddisfare i bisogni dei viaggiatori desiderosi di esperienze partecipate e luoghi autentici. Oggi gli enoturisti sono stimati in 4,5 milioni, oltre il 55% sono persone tra i 30 e i 50 anni che compra testi sul vino, frequenta wine bar e degustazioni e abita in centri sotto i 30 mila abitanti. L’85% è sensibile all’autenticità dei prodotti e cerca una verifica diretta mediante l’acquisto in cantina (60%) e la visita dei luoghi di produzione con conseguente cognizione dell’intera filiera di produzione (52,5%) e sono in crescita i giovani e le donne, anche secondo i dati forniti dal Censis.
Le cantine trentine, afferma Donatella Cinelli Colombini, vogliono essere percepite come destinazioni turistiche soprattutto dalla gente del posto e solo in seconda battuta proporsi all’esterno, da qui un’alleanza con le associazioni e i quotidiani locali, il Friuli Venezia Giulia fa invece una politica più articolata: promuove l’evento attraverso giornali regionali, a livello nazionale con periodici specializzati e all’estero partecipando a fiere”. Novità di questa edizione sarà Sapori in cantina, con degustazione di prodotti tipici, inoltre anche per questa edizione Cantine Aperte risulterà come un’occasione in più per partecipare ad iniziative di solidarietà come “Wine for Life”.
Si tratta di un bollino presente sulle bottiglie, che i produttori hanno acquistato a 50 centesimi dalla Comunità di Sant’Egidio.
Il visitatore acquistando questa speciale bottiglia sa che mezzo euro è già stato versato per combattere l’Aids in Africa.
Da non perdere il concorso chiamato “Vinofonino”, un simpatico progetto con il quale il visitatore avrà la possibilità di aggiudicarsi un bellissimo assortimento di vini provenienti dalle migliori cantine d’Italia. Per partecipare è necessario girare dei video o scattare delle foto con il proprio telefonino alle varie cantine visitate.
Infine, “A cena con il vignaiolo” consiste nella possibilità di partecipare ad una cena la sera prima di Cantine Aperte (sabato 26 maggio) su prenotazione e a pagamento, direttamente dal produttore presso il ristorante o la trattoria aziendale o, in qualche caso, addirittura “in” cantina, o proprio a casa del produttore.