La responsabilità sociale delle imprese deve necessariamente saper orientare alla giustizia l'attuale modello economico. Per questo la Campagna ' Meno Beneficenza Più Diritti' e 'Fabrica Ethica', il programma della Regione Toscana sulla RSI, hanno organizzato per il 18 maggio a Firenze, presso Terra Futura, un confronto ai più alti livelli tra Parlamento Europeo, governo italiano, imprenditori, consumatori, istituzioni e società civile.
La conferenza di Firenze
'Tracciabilità, trasparenza, internazionalizzazione, diritti: Responsabilità sociale d'impresa.
Sistemi di governance globale, ruolo dei governi e degli stakeholder per un'economia orientata alla giustizia": questo il titolo della conferenza, che ha come obiettivo l'apertura e il consolidamento di nuovi scenari a favore della trasparenza nella filiera produttiva, grazie a rinnovati sistemi di governance globale. Il convegno di Firenze, capoluogo della regione leader per imprese certificate con lo standard etico SA8000, nasce dalla convinzione della Campagna 'Meno Beneficenza Più Diritti' e di 'Fabrica Ethica' che un modello sociale ed economico sostenibile possa svilupparsi solo se si raggiunge un equilibrio virtuoso tra l'interesse delle imprese a creare profitto e l'interesse più generale fondato sui diritti umani, sociali e ambientali.
I partecipanti
La conferenza si terrà presso la Sala della Basilica all'interno della Fortezza da Basso a partire dalle 9.30. Protagonisti della sessione mattutina, coordinata da Mariarosa Cutillo di Mani Tese e della Campagna, saranno Ambrogio Brenna, assessore all'innovazione e alle attività produttive della Regione Toscana, Patrizia Toia, della Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia del Parlamento Europeo; Alfonso Gianni, sottosegretario allo Sviluppo Economico; Mauro Agostini, sottosegretario al Commercio Internazionale; Luc Hendrickx di UEAPME (European Association of Craft, Small and Medium-sized Enterprises), Raffaele Tangorra, direttore generale della DG Inclusione, diritti sociali e responsabilità sociale d'impresa del Ministero della Solidarietà Sociale e Dino Sodini della C.M.O.
snc che porterà la sua testimonianza di imprenditore.
Nel pomeriggio, con inizio alle ore 15.00, l'assessore Ambrogio Brenna coordinerà il dibattito tra Laura Iucci dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro; Neil Kearney, segretario generale ITGLWF (International Textile, Garment and Leather Workers' Federation); Rosario Trefiletti, presidente Federconsumatori nazionale; Derna Del Stabile, di Interna Group per una testimonianza d'impresa; Sergio Valentini, direttore Centro Estero Camere di Commercio Lombarde e Deborah Lucchetti di Fair e Campagna 'Meno Beneficenza Più Diritti'.
Concluderà l'incontro Raffaele Tangorra.
La Responsabilità Sociale delle imprese e la Regione Toscana – Fabrica Ethica
A tutto il 2006 sono 161 le aziende presenti in Toscana certificate con lo standard SA8000, mentre altre 350 circa stanno certificandosi in questo momento. Un record: questi numeri fanno della Toscana la prima regione in Italia (161/437 imprese ovvero il 37%) e al mondo (161/1112 imprese ovvero il 15%) per imprese certificate. Numeri importanti ottenuti grazie a 'Fabrica Ethica' della Regione Toscana, che dal 2001 promuove la cultura della RSI sostenendo la certificazione, anche grazie a misure che, per le imprese virtuose, abbattono l'Irap dello 0,50%, offrono un maggiore punteggio nei bandi per la richiesta di contributi e una maggiore visibilità del loro operato.
La responsabilità sociale in Toscana è disciplinata da una legge regionale, la n. 17 del 2006 'Disposizioni in materia di responsabilità sociale delle imprese'. Le azioni di Fabrica Ethica sono realizzate attraverso una condivisione ed una collaborazione multistakeholder, attraverso un organo consultivo e propositivo, la Commissione Etica Regionale – CER, che riunisce gli attori economici e sociali regionali.
La Campagna 'Meno Beneficenza Più Diritti'
La Campagna italiana "Meno Beneficenza, Più Diritti", membro della ECCJ (European Coalition Corporate Justice) è impegnata in prima linea sul tema dei diritti delle imprese.
L'obiettivo è fare in modo che le attività, dirette e indirette, delle multinazionali nei paesi del sud del mondo avvengano nel pieno rispetto dei diritti fondamentali della persona e della comunità circostante e garantiscano il rispetto e la protezione dell'ambiente. Perché ciò sia possibile la Campagna si muove a livello nazionale, europeo ed internazionale. Nella sua azione la Campagna chiede alla Commissione e al Parlamento Europeo di orientare la Responsabilità Sociale delle Imprese, oggi volontaria, al rispetto di norme precise.
Oggi infatti le aziende non sono obbligate ad essere responsabili, non ci sono particolari regole da seguire, e se un'impresa dichiara di esserlo ciò non può essere verificato in quanto non ci sono meccanismi di verifica e controllo indipendenti. Le associazioni che promuovono la campagna sono: Arci - Fair - Mani Tese - Actionaid - Amnesty International - Cittadinanzattiva - Coordinamento Lombardo Nord Sud del mondo - CTM Altromercato - Fondazione Culturale Responsabilità Etica - Legambiente - Libera - Save the Children - Fairtrade/TransFair Italia.