"E’ davvero la vittoria della democrazia>. Così il capogruppo Udc al Comune di Firenze Mario Razzanelli dopo l’approvazione, stasera, da parte dei saggi del quesito referendario sulla linea 3. La campagna referendaria – prosegue Razzanelli, - consentirà di confrontarsi sul merito del quesito e quindi sull’utilità o meno di una linea della tramvia destinata ad incidere pesantemente sul traffico e la vivibilità di un quartiere.
Inoltre, il referendum sarà l’occasione per riflettere sul rapporto costi – benefici di un’opera così importante. L’esito del referendum, come dicono i saggi, andrà inevitabilmente ad incidere su atti e provvedimenti – ribadisce l’esponente dell’opposizione -. Quindi, non avrà solo un forte valore politico. Del resto, se così non fosse stato, il Sindaco non si sarebbe lasciato andare ad esternazioni al limite della querela, rinnegando di fatto il suo ruolo di primo garante dello Statuto.
Infine – conclude Razzanelli, - non parliamo della barzelletta dei costi del referendum. Quando il Sindaco fa affermazioni di questo genere, non solo dimentica ciò che la sinistra ha sempre detto, ovvero che i costi della democrazia sono sacrosanti, ma si scorda anche che il referendum, in ordine, ci verrà a costare meno di un mese di penale - pari a 700mila euro, che il Comune pagherà per i ritardi di consegna della linea 1, - meno di un decimo della perdita annua, pari a 6milioni di euro, che l’amministrazione dovrà pagare annualmente ai gestori della linea 1, e meno di un quarto degli 1,8milioni di euro spesi per pubblicizzare la terza linea"