Due domande di attualità sono state presentate dal consigliere di Alleanza Nazionale Giovanni Donzelli. La prima riguarda il "centro popolare autogestito" di via Villamagna. «Dalla stampa cittadina - ha osservato l'esponente del centrodestra - abbiamo appreso che ci sarebbe un nuovo indagato, a Firenze, nell'ambito dell'inchiesta della procura di Roma sulle Brigate Rosse. Si tratta di un dipendente comunale, accusato di associazione sovversiva, che frequentava il CpA-Firenze-sud come alcuni personaggi già finiti nel mirino degli inquirenti».
Donzelli, ricordando che «l'amministrazione è proprietaria dell'immobile in via Villamagna», vuole sapere dal sindaco se «intenda chiudere il CpA divenuto oramai ricettacolo per terroristi ed ex». La seconda domanda di attualità riguarda invece il progetto per le linee 2 e 3 della tramvia. «L'amministrazione comunale - scrive il consigliere di AN - avrebbe concluso l'iter di valutazione del progetto per le linee 2 e 3 e spedito le modifiche ai costruttori che avrebbero tempo fino al 15 febbraio per rispondere.
Tali modifiche sono state presentate soltanto alla stampa senza alcun coinvolgimento né del consiglio comunale né delle commissioni consiliari competenti». Donzelli vuole sapere «il motivo per cui il consiglio comunale è stato tenuto all'oscuro di questi cambiamenti»; «se tali modifiche sono state preparate in fretta senza il necessario tempo per ponderate riflessioni o se erano già in preparazione quando il vicesindaco ha fatto la relazione al consiglio sullo stato dei progetti della tramvia lo scorso 18 dicembre»; «se i cambiamenti previsti dall'amministrazione siano quelli riportati dalla stampa»; «quanto è stato valutato che costino questi cambiamenti alle casse comunali»; «se reputa il consiglio un inutile passaggio che rallenta i tempi o un fondamentale luogo per il dibattito e il confronto sui progetti della giunta».
(mr)