Firenze, 23 gennaio 2007- Circa 250 le iniziative promosse, in terra toscana, per il “Giorno della Memoria” 2007 in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Avviate nei giorni scorsi, avranno culmine attorno al 27 gennaio, giorno dedicato al ricordo dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, per proseguire – in alcuni casi – fino a metà marzo.
Fra le iniziative del Consiglio Regionale assume un particolare carattere di ufficialità la seduta solenne presso il Museo Civico di Siena (venerdì 26 gennaio ore 11:30) cui seguirà l’inaugurazione di una “Stanza della Memoria” presso la ex Casermetta di via Malavolti.
Nella sede del Consiglio Regionale, a Firenze, saranno poi presentati tre volumi: “Un amico Lucca. Ricordi d’infanzia e di esilio” di Ludwig Greve; “Le stragi naziste sotto la linea gotica” di Vasco Ferretti; “Un nome” di Paolo Ciampi. Quattro i pacchetti di iniziative promossi dalla Giunta regionale: oltre al Treno e allo Spazio espositivo permanente al “Mandela Forum”, un ciclo di incontri su “Sterminio e stermini” (il primo, a Firenze, giovedì 1 febbraio su “Guerra odierna come guerra di sterminio?”).
In vari teatri toscani, sempre su iniziativa del governo regionale, è poi prevista – in sinergia con la Fondazione Toscana Spettacolo – una rassegna teatrale: cinque opere porteranno su nove palcoscenici toscani voci e storie dello sterminio.
Ma il pacchetto numericamente più pesante (oltre 220 eventi) è previsto in ambito locale con il coordinamento delle dieci amministrazioni provinciali e il diretto intervento di Comuni e associazioni locali: proiezioni di film, presentazioni di libri e cd-rom, mostre fotografiche, visite a luoghi di stragi nazifasciste, letture di brani, tavole rotonde, incontri di scolaresche con ex deportati.
Lo spazio espositivo inaugurato questa mattina al “Mandela Forum”, in base a un progetto scientifico firmato dal prof. Marcello Flores D’Arcais, parte dalla necessità di fissare l’esperienza, ormai consolidata, del “Treno Memoria” in modo che non se ne smarrisca il significato. E’ stato dunque costruito un percorso didattico-divulgativo, di carattere micro-museale, sulla storia della Shoa e del “treno”. Il “Mandela”, spazio molto frequentato dalle giovani generazioni, rappresenta – ha sottolineato Claudio Martini - “il luogo ideale per costruire un percorso che intreccia storia, coscienza e memoria”.
La mostra permanente è costituita da pannelli e materiale documentario su deportazione e sterminio. L’aula didattica è attrezzata con postazioni multimediali, schermo per proiezioni, archivio di materiale documentario. L’iniziativa vuole rappresentare un punto di riferimento e di incontro per studenti, insegnanti e chiunque intenda avere informazioni sulle tragedie dello sterminio. 500 gli studenti toscani in rappresentanza di 79 istituti superiori della regione che, con un centinaio di loro insegnanti, saliranno sul “Treno della memoria”, domenica prossima 28 gennaio, in direzione Auschwitz: entreranno nel campo di sterminio di Birkenau e in quello di Auschwitz 1 visitandone il museo storico.
Ci saranno anche 40 universitari dei tre atenei toscani, 40 amministratori locali (di Province e Comuni) e qualche altra decina di persone in rappresentanza di associazioni, gruppi e comunità ebraiche. L’edizione 2007 del “Treno della Memoria” – presentata in una conferenza stampa che si è svolta, a Firenze, nei locali del “Mandela Forum” dove è stata inaugurato uno spazio espositivo permanente, curato da Marcello Flores D’Arcais, sulla storia della Shoa e del “Treno Memoria” - è l’iniziativa centrale fra le tante (circa 250), messe in piedi in una Toscana che non vuole dimenticare la tragedia dell’Olocausto.
Oltre al treno (13 carrozze più due ristorante con una lunghezza complessiva di mezzo chilometro, 2 macchinisti, 7 cuccettisti e 12 persone per il servizio pasti) da Firenze partirà anche un aereo.
In conferenza stampa sono intervenuti i presidenti di Giunta e Consiglio, Claudio Martini e Riccardo Nencini, l’assessore all’Istruzione Gianfranco Simoncini e il vicepresidente dell’assemblea regionale Alessandro Starnini.
“L’orrore non tornerà – ha scritto Claudio Martini presentando le iniziative toscane per la Giornata 2007 – se sapremo sempre guardarlo negli occhi.
Vorremmo che i partecipanti al viaggio cogliessero l’occasione dell’incontro con l’universo del dolore e l’annientamento del popolo ebraico per sentire la responsabilità di una difesa consapevole della libertà: questa è l’unica arma efficace per impedire la degenerazione della vita collettiva e la distruzione della ragione”.
Il “Treno della Memoria” è organizzato dalla Regione Toscana - in collaborazione con le Amministrazioni Provinciali, le Aziende per il diritto allo studio universitario e con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena - come iniziativa formativa rivolta alle scuole: è alla quinta edizione.
Nato nel 2001, rappresenta il modo peculiare con cui la Toscana ha voluto attuare i principi ispiratori della legge 211/2000 istitutiva del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
Il treno si muoverà dalla stazione di Firenze Santa Maria Novella domenica 28 gennaio per rientrarvi giovedì 1 febbraio. La Regione sarà rappresentata da Gianfranco Simoncini, assessore all’Istruzione, e dal consigliere Pieraldo Ciucchi.
Della delegazione farà parte anche il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, Cesare Angotti. Tre i testimoni diretti che, sul treno, saranno a disposizione degli studenti e dei loro insegnanti: Marcello Martini (14 anni nel 1944, staffetta partigiana nel gruppo Radio Cora, arrestato e deportato a Mauthausen); Andra e Tatiana Bucci (avevano 4 e 6 anni, nel marzo 1944, quando furono deportate ad Auschwitz insieme a un cugino, Sergio, di 6 anni. Miracolosamente scampate alla crudele selezione del campo, le due sorelle furono liberate il 27 gennaio 1945, il giorno della liberazione del campo di Auschwitz.
Il cuginetto, usato come cavia per orribili esperimenti, non fece più ritorno a casa).
Con l’edizione 2007 del “Treno della Memoria” saranno oltre 4.000 gli studenti toscani che avranno avuto l’opportunità di fare questa esperienza. Quasi la metà degli istituti secondari della regione sono stati coinvolti sia attraverso la partecipazione diretta di loro studenti sia grazie a varie iniziative didattiche. Oltre 400 gli insegnanti formati, in questi anni, attraverso la partecipazione ai seminari che hanno preceduto e preparato ciascuna edizione del “Treno”.
Nel 2005 è stata decisa una cadenza biennale in modo da poter sottolineare con forza ancora maggiore la valenza formativa di una iniziativa che è stata la prima del genere nel panorama nazionale ed europeo diventando esempio ispiratore per altre iniziative analoghe nel nostro paese.
La preparazione al viaggio è iniziata nella primavera 2006 con la formazione del centinaio di insegnanti chiamati ad accompagnare i ragazzi: si sono svolte cinque giornate di approfondimento storico, un seminario itinerante nei luoghi italiani di deportazione (i campi di Fossoli e Bolzano e la Risiera di San Sabba), una giornata seminariale con carattere didattico sulla Shoa.
Due i momenti particolari: al Palasport di Cracovia, la sera del 29 gennaio, i giovani toscani si incontreranno con altri seicento coetanei di altre regioni (Lombardia, Umbria, Puglia) in visita ad Auschwitz ascoltando “Musica dai ghetti mitteleuropei”, un concerto con Moni Ovadia e il gruppo Klezmorim.
Martedì 30 gennaio è previsto l’incontro con i tre testimoni: Marcello Martini, Andra e Tatiana Bucci. Mercoledì 31 gennaio visita alla città di Cracovia.
Della delegazione fa parte anche un nutrito gruppo di giornalisti, fotografi e operatori dell’informazione sia scritta che radiotelevisiva. MTV, emittente specializzata in musica e con forte target giovanile, realizzerà un reportage. Ci saranno anche Giovanni Gozzini, in qualità di storico, neo assessore alla Cultura in Palazzo Vecchio, e un rappresentante dell’Istituto Storico della Resistenza Toscana.
Fra le associazioni presenti la Misericordia di Rifredi, l’Aned (associazione fra ex deportati), gli “Amici dei Rom”, Arci Gay, Azione Gay e Lesbica.
In occasione della ricorrenza del Giorno della memoria l’Università di Firenze organizza varie iniziative, tre delle quali si svolgeranno in rettorato giovedì 25 e venerdì 26 gennaio.
Giovedì, alle ore 15, (aula magna, piazza San Marco, 4) si terrà un incontro promosso dalla facoltà di Scienze della formazione, dal dipartimento di Scienze dell’educazione e dei processi culturali e formativi e dalla scuola di dottorato in Scienze della formazione, dal titolo: “Ricordare la Shoah”.
Dopo il saluto di Sandro Rogari, prorettore alla didattica, e di Simonetta Ulivieri, preside della facoltà di Scienze della formazione, è in programma una tavola rotonda, moderata da Franco Cambi, con la partecipazione di Sandro Rogari, Silvia Guetta e Alessandro Mariani.
L’intervento conclusivo è affidato a Paolo Orefice. Nel corso dell’incontro saranno letti testi di riflessione e poesie.
Venerdì, il rettore Augusto Marinelli, alla presenza di rappresentanti degli organi accademici, deporrà una corona d’alloro sulla lapide dedicata agli universitari fiorentini allontanati da aule e cattedre per le leggi razziali (atrio del rettorato - piazza San Marco, 4 – ore 10).
Ancora venerdì, (aula magna, piazza San Marco, 4 - ore 11) Luigi Dei, docente di Chimica fisica, del dipartimento di Chimica, terrà una conferenza sul tema “Auschwitz: la chimica come via di salvezza.
Una storia di Primo Levi”.
Di Hannah Arendt, una delle più grandi intellettuali del Novecento, una delle poche filosofe donne, di cui si parlerà giovedì 25 gennaio alle 17.30 in un incontro intitolato ‘Una donna in tempi bui: Hannah Arendt, storia di un'ebrea’, organizzato in occasione della Giornata della Memoria dalla Fondazione il Fiore, in collaborazione con A.D.E.I - W.I.Z.O - Associazione Donne Ebree d'Italia e con la Comunità Ebraica di Firenze. Hannah Arendt, ebrea, nacque nel 1906 ad Hannover da una famiglia tedesca.
Si dedicò presto a studi filosofici e fu allieva, e successivamente amante, di Martin Heidegger, per il quale testimoniò a favore quando fu processato per aver favorito il regime nazista. Compagna di studi di Hans Jonas, a causa delle persecuzioni naziste fu costretta ad emigrare prima in Francia, nel 1933, e poi negli Stati Uniti. Fu apolide fino al 1951, quando ottenne la cittadinanza americana, e proprio la sua condizione di ‘senza patria’ fu una parte emblematica e fondante del suo pensiero.
Dal 1961, l’autrice di ‘Le origini del totalitarismo’ e ‘La banalità del male’ seguì il processo del nazista Otto Adolf Eichmann. E fu proprio con lo studio dei fenomeni totalitaristi che la Arendt si procurò critiche che hanno limitato la sua notorietà tra il grande pubblico. «Proprio perché estranea a schemi e classificazioni riconducenti ad un qualche ‘ismo’ – spiega Daniela Belliti, consigliera regionale Ds, che parlerà della Arendt giovedì alla Fondazione – fu un’intellettuale scomoda, che l’Occidente aveva, si può dire, quasi rimosso fino a che i grandi cambiamenti politici e sociali dell’ultimo decennio del secolo breve’ ne hanno permesso la riscoperta.
Le caratteristiche principali del suo metodo filosofico trovano radice dentro due dimensioni oggettive, ’naturali’: l’essere donna e l’essere ebrea. Hannah rappresenta una sintesi di tradizione ebraica, che mai ha rinnegato, e cultura europea; per lei solo a partire dal riconoscimento della singolarità della propria condizione storica e culturale è possibile affrontare il suo trascendimento dentro una rete di relazioni universale, la condizione ineludibile della pluralità degli esseri umani nel mondo».
Nel corso dell’incontro Maria Grazia Beverini del Santo, presidente della Fondazione il Fiore, ente che, nato dieci anni fa da un’idea di Alberto Caramella, organizza eventi legati soprattutto al mondo della poesia, e Daniela Belliti leggeranno alcuni brani tratti da opere della Arendt, in particolare da ‘Le orgini del totalitarismo’, ‘La banalità del male’ e ‘La vita della mente’, opera postuma (la pensatrice si è spenta a New York nel 1975).
Dalle 16.30 di giovedì 25 gennaio, da piazza San Francesco di Paola, all'angolo della Chiesa, sarà disponibile la navetta gratuita per raggiungere la sede della Fondazione, in via San Vito 7 a Firenze.
L’ingresso è libero.
L'Istituto Francese partecipa alla commemorazione della Shoah, per non dimenticare, con proiezioni speciali per le scuole del film di Roger Kahane, “Je suis vivante et je vous aime”. Marzo ’44. Julien, ferroviere francese, sta verificando una a una le assi di un treno che trasporta deportati e un foglio di carta gli cade nelle mani : è un biglietto firmato Sarah che dice “sono viva e vi amo”, con un indirizzo nelle vicinanze. Questo biglietto cambia la vita di Julien, che, da tranquillo ferroviere si trasforma in Giusto, cercando di salvare la vita di Daniel/Thibaut, il figlio di quattro anni di questa Sarah che neanche conosce.
Si intitola “Arbeiten” e sarà presentato in anteprima a Tavarnelle Val di Pesa in occasione della “Giornata della Memoria” l’ultimo libro di Fabrizio Silei dedicato alla vicenda dei militari italiani internati nei lager nazisti all’indomani dell’8 settembre 1943.
La presentazione del volume, edito da Edizioni Polistampa di Firenze, è in programma al Cinema Olimpia di Tavarnelle per giorno sabato 27 gennaio, alle ore 10.30 per gli studenti delle scuole di Tavarnelle e Barberino ed alle 21.30 con ingresso libero.
La presentazione sarà in entrambi i casi accompagnata da racconti letti da Massimo Salvianti e da musiche eseguite e composte da Marco Marcuzzi. Gli elementi scenici sono invece curati da Mavilla e Stefano Turrini.
I racconti contenuti nel libro si ispirano fedelmente a testimonianze dirette di ex internati nei lager di lavoro tedeschi raccolte dall’autore e la presentazione del libro è pensata per raccontare, in una sorta di performance teatrale, l’incontro dello scrittore con i prigionieri italiani reduci dai lager.
Si tratta di racconti di dolore, di speranza, di solidarietà, di sofferenza, di umanità: tutti senza retorica, con una sincerità contadina e quasi fanciullesca, che demoliscono lo stereotipo del nemico e operano un riposizionamento dei concetti di bene e male.
Il libro è insomma un’occasione interessante, che si inserisce nel filone della Banca della Memoria fortemente coltivato dal Comune di Tavarnelle negli ultimi anni, per riportare alla luce e dare dignità di conoscenza alla storia ed ai seicentomila ragazzi italiani che dopo l’Armistizio furono fatti prigionieri dai Tedeschi e deportati nei lager nazisti, dove ottantamila di loro lasciarono la vita.
Tra i numerosi i prossimi appuntamenti del progetto "Scenari del XX secolo", dedicato alla "Memoria" c'è la mostra che si inaugura mercoledì 24 gennaio (ore 11,30 Istituto Sismondi Pacinotti a Pescia) "La Gioconda di Lvov immagini "spontanee" e testi relativi ai fatti dello sterminio".
In particolare, le prossime iniziative inserite nel calendario di "Scenari" sono anche pensate per celebrare il Giorno della Memoria 27 gennaio, come la mostra e il viaggio a Auschwitz con il Treno della Memoria della Regione Toscana a cui partecipano anche studenti pistoiesi.
Scenari propone ai ragazzi una approfondita riflessione su temi legati alla storia contemporanea, con un incrocio di esperienze fatte di studio ma anche di incontri, mostre e spettacoli. "Scenari del XX secolo", per i giovani che vi partecipano, diventa così un'occasione personale unica di conoscenza storica e umana, anche di protagonisti di quelle vicende.
"Scenari del XX secolo quest'anno propone una serie di appuntamenti veramente importanti per la "Memoria" - dice l'Assessore all'istruzione della Provincia di Pistoia Giovanna Roccella - abbiamo cercato di "leggere" questi eventi attraverso vari linguaggi multimediali, attraverso rielaborazioni che possano colpire il pensiero dei ragazzi favorendo l'apprendimento e la riflessione. Certo che l'occasione del viaggio a Auschwitz rimane fondamentale, anche per gli adulti, ma i ragazzi dimostrano una attenzione e un coinvolgimento che da soli premiano lo sforzo, anche organizzativo, che certe iniziative comporta".
Lunedì 29 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, il MacN - Museo di arte contemporanea e del Novecento di Monsummano Terme, presenterà la performance teatrale dell'attrice Sandra Passarello accompagnata dal Maestro Claudio Airo.
L'ingresso è gratuito con obbligo di prenotazione (posti limitati) al numero 0572.959224 o 0572.952140.
Il Comune di Pieve Santo Stefano organizza sabato 27 gennaio, un incontro dal titolo La memoria a palazzo. Sono previste letture di brani di diari dell'Archivio di Pieve.