FIRENZE – Sì della commissione Territorio e ambiente del Consiglio regionale, presieduta da Erasmo D’Angelis, alle due proposte di deliberazione per l’approvazione delle varianti al Prg dei comuni di Castagneto Carducci (Li) e Montecatini Val di Cecina (Pi). Hanno espresso invece voto contrario le forze di opposizione mentre si è astenuta Rifondazione comunista.
Particolare attenzione, durante il dibattito di mercoledì 26 ottobre, è stata dedicata alla variante del Comune di Castagneto che prevede una lottizzazione privata di circa 420 appartamenti, il 10% dei quali riservati ad edilizia pubblica.
In questo senso, il presidente della commissione D’Angelis ha evidenziato che l’atto “è stato approvato, ma verrà trasmesso con le raccomandazioni al Comune di impegnarsi a valutare due questioni che troveranno prescrizioni specifiche nel nuovo Piano di indirizzo territoriale della Toscana: l’impatto dell’intervento sulla risorsa idrica e la necessità di prevedere azioni per il risparmio energetico e per l’utilizzo di energie rinnovabili”.
Nel dibattito sono intervenuti anche i commissari Andrea Agresti (An), Mario Lupi (capogruppo dei Verdi), Paolo Marcheschi (Fi), Luca Paolo Titoni (vicepresidente Udc) e l’assessore regionale al territorio Riccardo Conti.
«Con la ratifica di oggi in Commissione Territorio e ambiente della supervariante per 400 alloggi a Castagneto Carducci, la Regione premia un comune inadempiente sul Piano strutturale commettendo un vero e proprio scempio paesaggistico e naturalistico.
Segno che il caso Monticchiello non ha insegnato nulla». Questa la pposizione comune di Andrea Agresti (An) – Paolo Marcheschi (Fi) – Luca Titoni (Udc) «Il fatto è grave, e dimostra come la coerenza dell’assessore Conti, che più volte ha dichiarato guerra alle seconde case sulla costa, si fermi a Castagneto Carducci. Oggi in Sesta Commissione si è dato il via libera ad un accordo di pianificazione, firmato già lo scorso febbraio di concerto con il Comune di Castagneto Carducci e la Provincia di Livorno, per una variante per tre lottizzazioni private che porteranno lungo la costa livornese ben 413 alloggi per un totale di 70mila metri cubi di cemento.
A conti fatti, saranno appartamenti sui 50 metri quadrati l’uno: la misura solita delle seconde case. Alla faccia della coerenza tra parole e fatti».
«Per di più, per l’approvvigionamento idrico per queste tre lottizzazioni private si dovranno realizzare proprio lungo costa tre pozzi, con un intervento che va ad incidere in un sistema delicato e soggetto all’intrusione di cuneo salino». «Una variante di solito la si concede in caso di pubblica utilità e non per delle lottizzazioni private.
L’accordo di pianificazione in realtà è stato siglato perché a suo tempo il Comune di Castagneto Carducci è stato inadempiente, non avendo avviato entro i termini di legge le procedure di avvio del Piano strutturale. Così, sono scattate norme di salvaguardia che non consentono nuove realizzazioni se non in via del tutto eccezionale, proprio come viene ad essere con la firma di questo Piano, che in qualche modo dunque premia l’inadempienza dell’ente territoriale».
«L’accordo di pianificazione sottoscritto dalla Regione su richiesta del Comune di Castagneto è in contrasto con il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Livorno.
Lo evidenzia una nota del dicembre 2004 di un dirigente provinciale, il quale sosteneva che i progetti di lottizzazione in questione non risultano in linea con gli obiettivi espressi dal PTC. Peccato che poi, a quanto pare, cambiando il dirigente la Provincia abbia anche cambiato parere. Certo è che il PTC però è sempre lo stesso. Tutto ciò richiede qualche spiegazione».