Programma "Ventimila alloggi in affitto", De Zordo e Nocentini: Si costruira' in aree agricole e a verde pubblico

Redazione Nove da Firenze
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27 settembre 2005 15:14
Programma

«Il Comune permetterà di costruire nuovi appartamenti anche in zone agricole e in aree destinate a verde pubblico». E' quanto hanno affermato Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracitta/Unaltromondo, e Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione comunista, intervenendo in consiglio comunale durante il dibattito sulla delibera relativa al programma sperimentale "Ventimila alloggi in affitto" che prevede la realizzazione di 660 alloggi di cui 368 in affitto a canone convenzionato. «Siamo favorevoli alla realizzazione di case che in parte saranno in affitto a canone convenzionato - hanno spiegato De Zordo e Nocentini - ma siamo contrarie ad alcune aree che verranno utilizzate dai privati perchè, contrariamente a quanto affermava lo scorso maggio l'assessore all'urbanistica Biagi, verranno in parte realizzate con nuove espansioni in aree non edificabili, agricole e a verde pubblico, in base al Piano Regolatore ancora vigente e in contrasto con il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Firenze.

Non è un caso - continuano le due capogruppo - che sia necessario l'Accordo di Pianificazione fra Comune e Provincia per superare le difformità urbanistiche». «Dalle carte allegate alla delibera di oggi e del maggio scorso - hanno aggiunto - si può infatti scoprire che gli interventi previsti nelle aree di Via Arnoldi (a Soffiano), di Via della Sala e di San Lorenzo a Greve sono in parte in aree agricole, mentre aree a verde pubblico sono interessate dagli interventi previsti in Via di Quarto e Via Pistoiese/via di Brozzi (entrambe con oltre 5.600 mq), in San Lorenzo a Greve (circa 3.300 mq), in Via Empoli e Via del Pinedo».

«Il Comune poteva avere un ruolo da protagonista, puntando a un programma edilizio organico anche attraverso Casa spa - hanno concluso Nocentini e De Zordo - invece si è limitato a raccogliere le proposte dei privati che hanno preferito utilizzare aree, ottenute probabilmente a basso costo, che grazie al Comune diventano edificabili non solo per case in affitto a canone concordato ma anche per appartamenti a libero mercato».

A proposito della campagna di stampa con cui, da alcuni giorni, l'amministrazione comunale sta diffondendo la notizia che a Firenze si costruiranno circa 368 alloggi da destinare ad affitto agevolato, riceviamo un messaggio da alcuni abitanti in una delle zone in cui dovrebbero essere aperti i cantieri e volentieri lo diffondiamo: "Il Comune di Firenze continua a fare i propri atti di pirateria ambientale, dei quali il caso più evidente sono le costruzioni accanto alla Fortezza da Basso.
Questa volta si tratta per Parco storico della collina, istituito con D.M.

27 ottobre 1951, che tutela la bella collina che dalla Certosa del Galluzzo penetra nella città fino al castello di Bellosguardo e Monte Uliveto. Proprio ai piedi di Bellosguardo, con accesso da via Arnoldi, è stata decisa la costruzione di 46 abitazioni in due scatoloni alti 10.50 metri in gronda, uno parallelo e l'altro perpendicolare a via Soffiano, che copriranno completamente la vista della collina. A tal fine è stata approvata una variante al P.R.G. per poter eseguire l'intervento. Questa variante non compare nel P.R.G.

consultabile via internet sul sito del Comune (l'ultimo aggiornamento risale al 16/02/2004). I 46 alloggi sono così destinati: 20 in affitto permanente agevolato, 3 in affitto temporaneo, 23 liberi.
In base a ns. valutazioni l'intervento è quantificabile in 30÷35 milioni di euro. L'intervento rientra nella legge sui 20.000 alloggi: tale legge si riferisce espressamente ad edifici ed aree degradate, ma nel piano del Comune, che comprende oltre 400 alloggi in Firenze, sono toccate solo aree libere di un certo pregio: nella documentazione allegata al piano in Comune l'area è stata fotografata dall'alto in modo che non si può intuire la presenza della collina.

Si sta procedendo a ritmo serrato".

Questo il testo dell'intervento di Nicola Perni, capogruppo della Margherita:
«Crediamo sia importante riuscire a completare la pianificazione urbanistica del territorio di Gavinana con particolare riguardo all'area dell'ex Longinotti. Le grandi trasformazioni avvenute, gli interventi relativi alla mobilità sono la testimonianza che questa amministrazione intende agire con determinazione nell'attuazione di soluzioni forti e complessive che mettano fine a processi che hanno avuto un lungo percorso politico ed amministrativo.

Per questi motivi, a questo punto riteniamo necessario portare a termine un procedimento - quello del P.R.U. Bandino Gavinana - che risponda in modo ancora più puntuale all'interesse collettivo sia nel favorire l'utilizzo dei servizi già presenti, ora inutilizzati, sia nell'attuazione delle previsioni che competono al privato per dotare il quartiere di tutte le opportunità che erano state previste al momento dell'adozione del piano. Non dobbiamo allentare la volontà di recuperare, all'interno dell'area ex Longinotti, funzioni di interesse pubblico che riteniamo strategiche e necessarie, non solo perché previste, ma che sono anche in grado di arricchire il territorio, soprattutto se rapportate alle nuove opportunità che si sono venute a creare con la definizione dell'area commerciale "Esselunga".

E' dovere di questa maggioranza non venir meno agli impegni presi e perseguire l'interesse pubblico in tutte le sue opportunità e articolazioni, senza rischiare di deludere le aspettative dei cittadini che, tra l'altro, furono a suo tempo coinvolti ed impegnati con noi in una battaglia politica che voleva essere una battaglia di riqualificazione e di arricchimento delle funzioni pubbliche di un territorio».

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