Firenze, 20 Settembre 2006- La seduta del Consiglio regionale di ieri si è conclusa con l’approvazione di una risoluzione che, nella sua gran parte, ha ottenuto il voto favorevole da parte della maggioranza e dal Prc. La risoluzione sostiene gli obiettivi previsti dalla manovra della Giunta e chiede di giungere a “una razionalizzazione della spesa di funzionamento della struttura amministrativa regionale”. Gli ultimi due capoversi, che riguardano l’apertura di un tavolo di approfondimento sul Centro unico prenotazioni regionale e l’accelerazione dell’iter per la legge regionale sulla geotermia, ha fatto registrare l’astensione della Margherita.
E’ stata anche approvata una mozione presentata da Rifondazione con i voti dei Ds, Verdi e Pdci e con l’astensione di Margherita e Sdi: la mozione pone l’obiettivo, a livello nazionale, di imperniare la legge Finanziaria sulla progressività fiscale e sulla lotta all’evasione; a livello regionale di intervenire sul riordino delle consulenze e la loro riduzione.
La manovra di bilancio 2007 dovrà far fronte ad uno squilibrio tendenziale di 230 milioni di euro. La cifra, già indicata nel Dpef 2007, nasce da minori entrate per 115 milioni di euro e da altri 115 milioni necessari a finanziare i Progetti integrati regionali (Pir).
Gli interventi correttivi riguarderanno sia la spesa per oltre il 60% dell’intera manovra, sia l’entrata per circa 90 milioni, pari al 39% del totale, di cui il 28% sarà costituito dalla nuova imposizione fiscale.
Sul fronte della spesa si opererà in modo selettivo sulla spesa di funzionamento della ‘macchina’ regionale, prevedendo una riduzione di 115 milioni, con una serie di interventi su varie voci: affitti, utenze, servizi di economato (-10%), attività di comunicazione (-8% dopo una riduzione del 50% nel 2006); consulenze (-35% dopo una riduzione del 50% negli ultimi due anni); personale (riduzione del turn-over del 30%, ristrutturazione della dirigenza, graduale stabilizzazione del lavoratori precari).
Altri 25 milioni dovrebbero essere recuperati da una rimodulazione della spesa su alcuni Pir.
Sul fronte dell’entrata si aumenterà di circa 15 milioni la quota di spesa d’investimento finanziabile con il ricorso al credito, che era stata indicata in 121 milioni, e si rastrelleranno alcune disponibilità residue su alcuni fondi di incentivazione per altri 10 milioni. "Dopo nove anni dall’ultima manovra fiscale operata dalla Regione - ha aggiunto Bertolucci - pensiamo di utilizzare gli spazi di autonomia impositiva attualmente disponibili per reperire circa 65 milioni".
In altri termini si aumenterà la tassa automobilistica del 10% delle attuali aliquote e si aumenterà l’imposta regionale sulla benzina, con un aumento del prezzo del carburante di 2,58 centesimi al litro.
«Rifondazione ha dato il suo voto favorevole all’aumento della benzina. Sinistra antagonista? Sì, ma dei lavoratori». L’attacco è del Presidente di Alleanza Nazionale in Regione Toscana Maurizio Bianconi, che così commenta il placet dato da Prc alla manovra di bilancio regionale ove si prevede l’aumento dell’accisa sulla benzina.
«Dove si è mai vista una sinistra che si professa d’opposizione dare il suo benestare a un aumento di tasse di bollo e benzina, iniziative che vanno a intaccare direttamente i borsellini già smunti dei lavoratori? Questa – incalza Bianconi – sarebbe la sinistra antagonista e alternativa? Questa sarebbe l’opposizione che Prc ha ricevuto mandato di portare avanti dagli elettori? Questa è l’opposizione di Rifondazione su un provvedimento che neppure i Ds, salvo un intervento di sei minuti del loro capogruppo, sono intervenuti per difendere? Questa l’opposizione ad un ricorso alla leva fiscale che persino il capogruppo dei Comunisti italiani, partito di maggioranza, ha annunciato di votare col naso turato? Quella di Rifondazione è l’opposizione del re.
E per una sinistra che si professa antagonista ma dimostra di esserlo solo nei confronti dei lavoratori e dei cittadini tutti, io tutto questo io lo trovo scandaloso».
«Dall’insediamento della legislatura, in tutte le occasioni in cui si sono affrontati temi economici, il Presidente Martini e la giunta hanno sempre ostentato la loro capacità di non variare la pressione fiscale sui cittadini. Il tutto, naturalmente, senza per altro mai riconoscere al governo Berlusconi di averla invece abbassata».
«Oggi, a governo cambiato e in un momento in cui è evidente che l’immagine di una Toscana felix è priva di riscontro nelle reali condizioni di cittadini e imprese, ecco che cambiano linea di pensiero e vanno a mettere le mani nei portafogli della gente. Sfruttando ‘gli spazi impositivi concessi alle Regioni’ Martini e la giunta si apprestano ad aumentare le accise sui carburanti, in barba a quello che è stato uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale di Prodi e compagni che accusavano il governo di centrodestra di non aver ridotto le accise per calmierare i prezzi dei carburanti, incidendo sulle spese di famiglie ed imprese».
«E’ l’ennesimo scivolone di questa amministrazione che sempre più si mostra per quello che è, evitando di tagliare invece gli sprechi del sistema che proprio Martini e la sinistra alimentano da anni in Toscana».