Domani nel Salone dei Cinquecento il convegno "La tutela dei beni artistici"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 ottobre 2006 22:41
Domani nel Salone dei Cinquecento il convegno

Come proteggere le opere d'arte lignee, gli antichi codici, gli arredi storici dall'attacco di termiti, tarli o da muffe e altri agenti esterni pericolosi? Il problema è urgente; la globalizzazione con la circolazione delle merci ha portato con sé anche la diffusione di insetti, come le termiti, che un tempo sembravano scomparse. In Italia molte regioni, secondo gli esperti, sono a rischio; e se pensiamo alle travi che sostengono i tetti di tanti monumenti, alle sculture lignee, alle cornici di tele preziose, ecco che tutelare questo patrimonio e delineare una strategia d'azione diventano una impellente necessità.

Per questo motivo è stato organizzato per lunedì 23 ottobre presso il Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio un seminario di aggiornamento professionale che ha per tema "La tutela dei beni artistici". Promosso dall'Anid (Associazione nazionale delle imprese di disinfestazione) col patrocinio dell'assessorato alle relazioni internazionali, il convegno raccoglie tecnici, storici dell'arte, operatori dei beni artistici e culturali, tutti impegnati nel fare il punto sulle nuove tecniche di disinfestazione, conservazione e restauro delle opere del patrimonio storico-artistico.

"Questo convegno è la prima occasione, a livello internazionale, di parlare della tutela dei beni artistici da un'ottica particolare - ha sottolineato l'assessore alle relazioni internazionali Eugenio Giani - è un appuntamento internazionale nato da un colloquio con l'amico Riccardo Sarti, uno dei protagonisti dell'Anid, l'associazione nazionale delle imprese per la disinfestazione. Si tratta di una manifestazione di prestigioso assoluto ed è anche per questo che sono onorato si svolga nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio".

"Nella città in cui oggi si discute del restauro e del recupero delle opere danneggiate dall'alluvione del 1966 - ha aggiunto l'assessore Giani - questo appuntamento si pone come elemento di una riflessione: perché oggi Firenze è considerata la capitale del restauro? Perché è sede di alcuni dei più prestigiosi istituti del settore come l'Opificio delle Pietre? Sicuramente per la vocazione culturale della città ma anche perché la catastrofe del '66 fu di stimolo a creare, a Firenze, centri di eccellenza che ora il mondo ci invidia".

Il seminario presieduto da Cristina Acidini, direttrice dell'Opificio Pietre Dure di Firenze e Sovrintendente speciale per il polo museale fiorentino fu ideato da Riccardo Sarti, presidente dell'Anid, che l'ha fortemente voluto, scomparso improvvisamente poche settimane fa. Grazie a lui l'Anid ha portato avanti questo importante progetto: per la prima volta un seminario nazionale rivolto ai beni artistici in una cornice quanto mai appropriata come quella di Firenze. Al Salone dei Cinquecento parteciperanno ai lavori oltre duecento esperti e studiosi, non solo rappresentanti delle imprese di disinfestazioni, ma anche amministratori pubblici, operatori delle Sovrintendenze, dei principali Musei e Biblioteche italiane, degli Archivi del Restauro e dei centri di Restauro.

Ma quali i fili conduttori della giornata di studio? Intanto sarà l'occasione per presentare gli ultimi dati relativi all'invasione di insetti nocivi e alla situazione di allarme crescente dovuto alla maggiore "circolazione" di merci, veicolo di trasmissione anche dei nemici del legno, come, appunto le termiti. Il seminario servirà poi a diffondere notizie sulle nuove tecniche per eliminare gli ospiti sgraditi di legno, carta e stoffe. "Nell'orientamento di disinfestazione - afferma il coordinatore dell'Anid Sergio Urizio - si tratta di cercare sempre meno prodotti chimici per puntare invece su metodi alternativi".

Come la tecnica delle micro onde, con una sorta di "forni" in cui inserire l'opera da salvare e dove gli insetti nocivi verrebbero eliminati. Su questo procedimento naturalmente vi sono pareri discordi e il seminario sarà il momento per fare chiarezza. Un altro metodo "indolore" è quello delle "bolle" ovvero dei contenitori con l'azoto in cui l'atmosfera è controllata e in cui si determinano condizioni di vita sfavorevoli agli agenti esterni. Il seminario inizierà alle 10 e dopo il saluto di Cristina Acidini prenderanno la parola: Eugenio Giani (assessore relazioni internazionali del Comune di Firenze), Italo Tigliè dell'Istituto Centrale del Restauro di Roma, il quale affronterà subito il problema della presenza di insetti nei beni mobili e immobili e delle strategie di disinfestazione.

Segue alle 10.50 l'intervento di Riccardo Biancolini (Eco Trade Sas) il quale illustrerà le nuove tecniche per la disinfestazione degli agenti xilofagi nei manufatti lignei, quindi il professor Giovanni Liotta dell'Università di Palermo che parlerà dei beni culturali e degli attacchi termitici, Vittorio Bresciani, direttore tecnico della Bresciani Srl sui sistemi Nitrex, disinfestazione con gas inerte. Gli altri relatori della mattina sono: la dottoressa Anna Gambetta che parlerà della preservazione del legno, l'ingegner Luigi Maldera (Mbl Solutions Srl) sulle tecniche di conservazione del legno.

Nel pomeriggio, a partire dalle 14.15, la dottoressa Mariasanta Montanari dell'Istituto Centrale per la Patologia del libro interverrà sul problema della scelta di un sistema di disinfestazione in archivi e biblioteche, mentre Cristian Cavalletto (Technical Manager - Rentokil Initial Italia Spa) dei trattamenti in atmosfera controllata e la dottoressa Elena Ruschioni del Centro di legatoria e restauro degli Archivi di Stato sulla "fauna deteriogena e sul monitoraggio in archivi e biblioteche".(fd)

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