Firenze, 18 Ottobre 2006- Per non dimenticare quella terribile tragedia di 40 anni fa. Con questo obiettivo il Consiglio di Quartiere 5 ha promosso una serie di iniziative in programma sul territorio Si comincia domani (ore 18) alla scuola Duca D'Aosta in piazza 1° Maggio dove verrà presentato il libro "Brozzi - 4 novembre 1966" e sarà inaugurata la mostra fotografica "L'Alluvione del '66 a Brozzi". Questo volume è stato curato dell'Associazione 334 con il contributo del Quartiere 5 e del Consorzio di Bonifica Area Fiorentina: è una raccolta di racconti e testimonianze di chi l'Alluvione l'ha vissuta in prima persona.
Brozzi, infatti, si trovò sotto 6 metri d'acqua: furono molte famiglie che hanno perso le loro case per i danni subiti e ci furono anche due vittime, un bambino e una bambina. Nel libro si trovano anche alcune fotografie dell'epoca, anche queste raccolte grazie all'impegno e alla partecipazione dei brozzesi: tutte le immagini di quei giorni tragici si possono vedere alla mostra fotografica. Dal 20 ottobre all'11 novembre le fotografie de "L'Alluvione del '66 a Brozzi" saranno poi in esposizione presso la biblioteca dell'Associazione 334 (in via di Brozzi 334) e presso i negozi del Centro Commerciale Coop delle Piagge.
Il 20 ottobre presso la Sezione Soci Coop delle Piagge verrà inaugurata un'altra esposizione legata a questi temi: "Lungo i Fiumi e sull'acqua" - vita arti e mestieri in riva all'Arno e ai suoi affluenti. L'inaugurazione si svolgerà alle ore 18 e la manifestazione si aprirà con un intervento musicale di Chiara Riondino. Si potranno vedere alcune fotografie d'epoca e le riproduzioni di moltissime cartoline edite tra la fine dell'Ottocento e il 1966: un totale di oltre 150 immagini, dedicate al nostro fiume nella sua totalità dalla sorgente alla foce e ai corsi d'acqua collegati.
Particolarmente interessanti le sezioni incentrate sui fiumi (Arno, Terzolle e Mugnone) che interessano tutto il territorio del Quartiere 5, dal Romito a via Baracca, da Brozzi alle Piagge. Questa esposizione è realizzata grazie ad una collezione privata e ha già riscosso un discreto successo nei mesi passati nella sua prima edizione presso la sede del Quartiere 5. "Lungo i Fiumi e sull'acqua" si potrà visitare alle Piagge fino all'11 novembre. "La celebrazione del 40° anniversario dell'Alluvione - ha dichiarato la presidente del Quartiere 5 Stefania Collesei - non è soltanto il doveroso tributo alle vittime e ai volontari che in quei giorni prestarono i soccorsi, ma è anche l'occasione per chiedersi quale sia la situazione attuale del territorio sulla sicurezza idraulica.
Il libro 'Brozzi - 4 novembre 1966' inoltre richiama l'attenzione su altre parti di Firenze che oltre al centro storico subirono questo evento".
Giovedì 19 ottobre, ore 18.00, presentazione del libro 4 Novembre 1966, L'alluvione a Firenze di Silvia Messeri e Sandro Pintus (Ibiskos Editrice ). Sarà presente lo storico Enrico Nistri.
Il volume, attraverso una ricca documentazione fotografica e le testimonianze degli “angeli del fango” racconta i tragici eventi dell’alluvione del 4 novembre 1966 e ci mostrano l’angoscia dei fiorentini, l'invasione e la potenza delle acque fangose; ci mostra la città mutata e ferita, la rovina, la disperazione e la dignità della gente che, dopo la tragedia si rimbocca le maniche, e la sua voglia di ricominciare.
Ma le foto non sono solo documentazione. Sono la testimonianza della solidarietà che la città ebbe da tutto il mondo: dalla visita del senatore USA Ted Kennedy alla pacifica "invasione" di ragazze e ragazzi che, innamorati di Firenze e della sua arte, accorsero da ogni angolo del mondo per strappare, in una corsa contro il tempo, le opere d’arte alla rovina totale. Ciò che avvenne a Firenze dopo la tragedia fu qualcosa di epocale. L’alluvione che travolse la città, divenne una rara occasione che vide arrivare da ogni paese esperti e specialisti che si scambiarono tecniche e idee, facendo di Firenze un centro mondiale del restauro.
Fu probabilmente il primo caso di globalizzazione precedente all'era del villaggio globale e di internet. Più che un ricordo dell’alluvione, questo libro è un tributo alla memoria collettiva di una solidarietà che in quei giorni, a Firenze, si incarnò nei volti stanchi e nella mani febbrili che liberavano dal fango quadri e preziosi volumi.