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Mobilità fiorentina bocciata dal Rapporto ACI/Eurispes

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 settembre 2006 19:10

Il Rapporto ACI/Eurispes sulla mobilità toscana presentato oggi conferma con dati circostanziati e precisi ciò che sappiamo da tempo, ovvero che Firenze è una città invivibile e pericolosa. Siamo addirittura primi in Italia per gli incidenti mortali e agli ultimi posti in Toscana per scarsità di centraline per il monitoraggio dell'aria, per furti di automobili, per la mancanza di spazi di verde urbano, per la raccolta differenziata, per l'anzianità i servizio degli autobus e per la loro velocità commerciale.

Un disastro che - è la denuncia del rapporto - è da addebitare alla cattiva gestione della mobilità da parte degli Enti Locali e nella loro incapacità nel programmare la mobilità a servizio degli abitanti della città.
A Firenze le responsabilità della giunta guidata da Leonardo Domenici sono eclatanti. Un vicesindaco con delega alla mobilità che dichiara colpevolmente di 'navigare a vista'; i lavori della tranvia gestiti a casaccio; l'Ataf che versa in condizioni pietose; Firenze Parcheggi con un bilancio al limite; lo sperpero delle risorse pubbliche in una sola grande opera inutile per la città, il sottoattraversamento dell'Alta Velocità ferroviaria, a discapito di soluzioni per il traffico locale.


Una debacle completa dell'amministrazione Domenici, in carica ormai da sette anni. Un insuccesso segnalato addirittura anche dai gruppi consiliari della stessa maggioranza. Le parole, tra gli altri, dei consiglieri Alberto Formigli e Nicola Perini, sembrano anticipare le considerazioni finali del Rapporto ACI/Eurispes in merito alla mancata programmazione degli interventi. I capigruppo di DS e Margherita a proposito della tranvia il 6 luglio scorso sollecitavano la giunta, "a coordinare tutti i progetti di intervento nella città: dal sistema dei parcheggi, alla mobilità ferroviaria, a quella ciclopedonale, al traffico delle merci", pena la "credibilità delle istituzioni ed il rapporto fiduciario con i cittadini".


Insomma par di capire che il governo della città è in mani confuse, incapaci di progettare il futuro di Firenze a misura di chi la vive e di chi la abita. Chiediamo perciò al sindaco, se resterà in carica fino al 2009, di invertire rotta e di dotarsi degli strumenti culturali, scientifici e amministrativi per dotare Firenze di un piano della mobilità credibile e funzionale. Per il bene dei fiorentini è bene smetterla con le improvvisazioni.

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