Piano strategico di Firenze: la linea 3 della tramvia arriverà a Bagno a Ripoli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 luglio 2006 18:58
Piano strategico di Firenze: la linea 3 della tramvia arriverà a Bagno a Ripoli

Firenze - “Stiamo lavorando su un nuovo Piano Strutturale dell’area metropolitana fiorentina. Tra le novità, il prolungamento della linea 3 della tramvia fino a Bagno a Ripoli e lo spostamento a Scandicci del Liceo Artistico di via Cavour. Stiamo inoltre lavorando con Prato sia per portarvi alcuni istituti universitari e ampliare le residenze studentesche, sia per l’interporto”.

Lo ha annunciato l’assessore all’urbanistica Gianni Biagi, intervenendo oggi al convegno Il cambio di passo.

La trama del territorio. Riflessioni su mobilità metropolitana e piano strutturale fiorentino organizzato dall’associazione Firenze 2010 per il Piano Strategico con una fittissima partecipazione di amministratori pubblici, operatori economici, sindacati, università .

Il nuovo Piano Strutturale, ha spiegato Biagi, sarà pronto entro la fine dell’anno e accoglierà suggerimenti, osservazioni e modifiche maturate in questi mesi nel corso di una serie di incontri con la cittadinanza ai quali hanno partecipato circa 4000.

Il prolungamento della linea 3 della tramvia consentirà, tra l’altro, di collegare direttamente Bagno a Ripoli all’ospedale di Careggi.

“Entro i prossimi tre anni”, ha aggiunto l’assessore al Piano Strategico Riccardo Nencini, aprendo i lavori del convegno, “progettiamo di realizzare l’Unione degli 11 Comuni dell’area metropolitana, in modo da avere un valido strumento di governo del territorio”.

Firenze, ha detto l’assessore, sta vivendo una fase particolare, un “cambio di passo” verso la modernizzazione di cui i lavori della tramvia sono l’ennesima dimostrazione.

“Stiamo lavorando sull’hardware”, ha ricordato ricorrendo a una metafora hi-tech, “adesso abbiamo bisogno del software, cioè di una governance integrata che armonizzi le scelte di Firenze con quelle di Prato, Pistoia, Scandicci, Pontassieve e degli altri Comuni dell’area. In caso contrario, il territorio fiorentino, ormai saturo, rischierebbe l’ingovernabilità”.

Giuseppe Matulli, vicesindaco di Firenze, ha insistito sull’evidenza che in pochi anni siamo passati dall’intuire la necessità di una migliore mobilità ai progetti per realizzarla: “La vera rivoluzione in corso”, ha spiegato, “consiste nella scelta del programma per avere una città che funziona.

I cittadini devono capire che le modifiche del tessuto urbano vanno fatte subito e che per la nostra Amministrazione si tratta di un obiettivo possibile”.

Polemico l’intervento di Riccardo Conti, assessore regionale ai trasporti, circa le ultime vicende dell’Aeroporto di Firenze, ovvero l’Opa annunciata dal gruppo Benetton. “L’investitore privato”, ha detto, “ha parlato solo attraverso i giornali, ma i progetti che lascia intravedere sono diversi da quelli del governo toscano e non fanno che accentuare il destino monoculturale di Firenze”.

Quanto all’area fiorentina, ha aggiunto, si vedono molti progetti ma minori capacità di realizzarli anche a causa di “veti ideologici”. Con tanti cantieri aperti (terza corsia dell’Autosole, Variante di valico, tunnel appenninico che sta per chiudere e sottoattraversamento di Rifredi che sta invece per iniziare) “basta parti amministrativi, serve più concertazione”.

Tra i vari interventi da segnalare quello di Fabio Giovagnoli, assessore allo Sviluppo del Comune di Prato, che ha messo l’accento su due progetti: 1) la creazione di un unico polo fieristico Firenze-Prato; 2) la valutazione delle ormai estesissime aree industriali dimesse, tema che s’incrocia però con l’economia parallela rappresentata dalle aziende cinesi, “un vero distretto nel distretto”.

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"Meno male che i nostri amministratori non fanno che parlare di partecipazione! Nel Quartiere 5 c’è una protesta corale contro la linea 3 e che cosa annuncia l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi, durante il convegno al Fuligno- Che la linea 3 sarà prolungata fino a Bagno a Ripoli.

Insomma, invece di approfondire la questione dello Statuto e risolvere i problemi esposti dai cittadini, qui si va oltre, senza tener conto che, forse, anche chi sta in viale Europa e viale Giannotti la pensa allo stesso modo di chi sta tra Careggi e la Fortezza". Così il capogruppo Udc al Comune di Firenze Mario Razzanelli, che prosegue: "Biagi dice che in questi mesi l’amministrazione ha incontrato circa 4mila cittadini. Un bel risultato, se non fosse poi che il parere degli abitanti viene puntualmente calpestato.

Come ha più volte ripetuto il vicesindaco Matulli, la tramvia era nel programma della sinistra. I cittadini hanno votato questo schieramento. E quindi adesso non si torna indietro. La tramvia si farà! Per non parlare poi del tanto sbandierato referendum del 30 ottobre 1988, che non ha chiesto ai fiorentini se preferissero la tramvia o il metro, ma se intendessero privilegiare, come primo tratto da costruire, quello tra Scandicci e Firenze. Insomma, si tratta dell’ennesima presa in giro nei confronti di chi crede nella democrazia partecipata".

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